"Mi piace immaginare che il mondo sia un unico grande meccanismo. 
Sai, le macchine non hanno pezzi in più. 
Hanno esattamente il numero e il tipo di pezzi che servono. 
Così io penso che se il mondo è una grande macchina, io devo essere qui per qualche motivo. E anche tu!"

(HUGO CABRET)

Qual è, attualmente, la più grande rockband?

Author: Grace / Etichette: ,

Ogni decennio ha avuto la sua (o le sue) grandi rockband.
Quei gruppi che, quando ascolti la loro musica (e la ascolti tante volte), ci trovi dentro tutto quel che di significativo c'era in quel momento storico. È così sin dai Beatles ai Led Zeppelin fino ai Nirvana, probabilmente l'ultima vera grande band del nostro tempo per impatto sociale e musicale.
Nel frattempo siamo arrivati al 2012 e il numero di supergruppi in giro è decisamente diminuito (sarà lo specchio dei tempi. Per dire, solo negli anni '70 ci saranno state 20 band che hanno fatto la storia): quali sono quelli che stanno caratterizzando il nostro tempo?
Sino a poco tempo fa avrei risposto che la più grande rockband vivente erano gli U2, ma adesso ci sono altri contendenti più "freschi" che insidiano il trono a loro e ad altre grandi band.
Dal 2000 gli U2 non fanno che prendere uno smacco dietro l'altro coi loro album, i REM si sono sciolti l'anno scorso dopo anni e anni di musica bellissima, stessa storia per gli Oasis che ora proseguono ognuno per la sua strada.
Bon Jovi e Red Hot Chili Peppers sembrano non essere più in grado di bissare il successo passato.
E poi ci sono tutta una serie di gruppi, più o meno grandi, che nel corso del tempo hanno aspirato a quel famoso trono e per un breve momento sembrava che stessero per farcela (come Blur, Smashing Pumpkins o White Stripes) o band più vecchie, ma ancora sulla piazza a dare filo da torcere - e che filo! - agli ultimi arrivati (vedi i Pearl Jam o i Depeche Mode: formidabili!).
Eccoci qui, dunque, al toto-rockband.  I candidati sono tutti differenti tra loro, ma accumunati da alcune cose: un background risalente almeno agli anni '80 e dei leader carismatici capaci di diventare delle vere e proprie icone. 
Una cosa che vorrei precisare è che alcune di queste formazioni avevano avviato la propria carriera musicale già nei decenni '80 e '90, segno che erano nate e cresciute in un periodo diverso riguardo a quantità di stimoli artistici; di conseguenza ciò significa che si ispirano direttamente alla musica di quelle decadi, anche se ovviamente arricchendola in chiave moderna. Insomma, la crisi di questi ultimi vent'anni, è anche musicale...
Quelle che seguono, ovviamente, sono opinioni puramente personali. Aspetto le vostre.

I CANDIDATI


-Coldplay-
La loro ascesa, soprattutto negli ultimi anni, è stata straordinaria. Bisogna dire che Chris e soci non hanno mai sbagliato un disco ed hanno un gran seguito di fan, non solo rock, e lo dimostra il fatto che sono aperti a collaborazioni e contaminazioni varie.
In un'intervista di qualche anno fa il frontman dichiarò di sentirsi in imbarazzo perché si rendeva conto di non essere allo stesso livello di Bono e degli U2... beh, credo che Bono abbia già iniziato a preoccuparsi da un bel po'!
I concerti sono sempre degli eventi... cosa dire di più?
Cos'hanno più degli altri: oltre alle cose che ho già elencato, sicuramente la buona musica! Poi l'aspetto da attivista di Chris Martin. Inoltre, rispetto agli altri contendenti al titolo sembra che siano meno fighetti e che "se la tirino" di meno. In effetti più che gli U2 mi ricordano i REM (e Chris e Michael sono pure amici).
Cos'hanno meno degli altri: l'immagine è sicuramente il loro punto debole: tutto fuorché glamour
Personalmente... li ascolto ma non mi fanno impazzire, anzi trovo piuttosto noiosi sia loro che la loro musica. Ma son gusti...


-Radiohead-
La sublimazione della qualità musicale.
Per una volta critica e pubblico sono d'accordo: i più grandi sono i Radiohead!
Cos'hanno più degli altri: non credo che il gruppo rischi di passare di moda, semmai loro le mode le anticipano, infatti hanno una marcia in più per il carattere da innovatori. Raccolgono un grande consenso sia tra i palati più fini della musica che tra quelli commerciali. E naturalmente anche tra gli ambientalisti. Thom Yorke alla fine è diventato un'icona per migliaia di persone, pur essendo la cosa più lontana che ci possa essere da un divo.
Cos'hanno meno degli altri: niente, a parte il fatto che si tengono più in disparte. O forse, ribaltando il problema, è la loro musica che è meno accessibile a tutti.
Personalmente... non ho mi voluto conoscerli approfonditamente, ma solo per pigrizia


-Muse-
I Muse insidiano veramente il posto di divinità del rock. Amatissimi in Europa, un po' meno nel resto del mondo, di certo sono i più ricercati nel sound e nella mistura di generi.
Della voce di Matthew Bellamy, poi, non ne parliamo...
Cos'hanno più degli altri: attenti, perché questi prima o poi diventano il gruppo più famoso del pianeta. O forse già lo sono.
Cos'hanno meno degli altri: mah, non saprei... forse non sono mostri di bellezza?
Personalmente... li ascolto a singhiozzo, ma sono troppo barocchi per i miei gusti. Nonostante li apprezzi come musicisti, non sempre trovo i loro pezzi convincenti perché è difficile trovare un'armonia tra generi diversi, per questo viene fuori un pasticcio.


-Green Day-
Può darsi che i GD non siano la più grande band del pianeta, ma una cosa è certa: sono la più grande punk band del pianeta!
A dir la verità non so di punk quanto gli sia rimasto, ma il capolavoro American Idiot li ha sparati nell'olimpo della musica mondiale. Speriamo solo che ne siano all'altezza.
Cos'hanno più degli altri: decisamente l'energia. Non solo nelle canzoni ma anche durante i concerti: impagabile!
E poi, voglio dire... hanno Trè Cool!
Cos'hanno meno degli altri: non sono sempre riusciti a mantenere un livello qualitativo alto nel corso degli anni
Personalmente... sono uno dei miei gruppi preferiti. Li adoro e sono una grande fan, anche se ultimamente mi stanno un po' deludendo


-Linkin Park-
Sono anni che i LP con il loro sound fanno storcere il naso ai puristi del rock e del metal, ma zitti-zitti si sono staccati dall'infamante etichetta "nu metal", conquistando una fama sempre crescente.
E adesso sono amatissimi ovunque, dal Giappone all'Europa all'America!
Cos'hanno più degli altri: i dati numerici. Ebbene si: “Hybrid Theory” è l'album più venduto, anche più di “Nevermind” dei Nirvana!
Cos'hanno meno degli altri: la credibilità, ma non è escluso che anche quella se la guadagnino.
Personalmente... anche se non sono tra le mie band preferite li ascolto. Però devo dire che preferisco i dischi precedenti rispetto alle loro ultime cose




Immagini da "Lo Hobbit"

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La data di uscita nelle sale è pericolosamente vicina a quella predetta dei Maya per la fine del mondo... che in realtà si riferissero a quello???

A parte gli scherzi, dato che ormai l'uscita del film è imminente (tra l'altro ha già ricevuto ben 16 nomination all'Oscar!) avevo pensato di deliziarvi con un po' di immagini... ma ho dovuto fare una selezione perché ho scoperto che ce ne sono tantissime: ma così non c'è gusto, praticamente ci siamo già riempiti gli occhi col film!
Le locandine dei personaggi le ho messe tutte, tra le altre foto invece ho scelto quelle che secondo me erano le più belle. 
Comunque, dato che ne escono di nuove ogni 5 minuti, non sorprendetevi se tra pochi giorni vi ritroverete con 50 foto nuove che in questa gallery non ci sono...

Alcune osservazioni:
1. troppi personaggi in un solo poster non possono starci, anche perché già dobbiamo imparare ad associare i nani ai nomi (non so il perché, ma guardando il primo poster credo che per Bombur non ci saranno problemi...)
2. che abbiano in mente Kili come potenziale nuovo Legolas? No, perché è un po' troppo bello per essere un nano e poi non penso proprio che il buon Tolkien se lo immaginasse così... a proposito, Legolas dove sta?
Comunque il più figo di tutti è Gandalf! Menomale che è ritornato Grigio: mi è più simpatico e poi quel colore gli dona di più.
3. il look delle sopracciglia di Nori sarà presto ispirazione per Lady Gaga
4. una certa somiglianza tra Gimli e Gloin... ah, già: sono padre e figlio
5. E' fantastico che abbiano fatto delle foto promozionali anche per Radagast il Bruno, personaggio che nel libro è solo nominato. A questo punto mi chiedo perché non abbiano fatto foto promozionali pure per gli alberi e per le pagnotte di Bombur!
6. Considerato il tempo di lavorazione e la grande attesa avrebbero dovuto modificare il titolo del film e sui poster scriverci: "Lo Hobbit - Un viaggio aspettato, e pure troppo!". Pare che il film sarà in lavorazione sino al giorno prima dell'uscita perciò... Peter, sei ancora in tempo per modificare!

(Ah, scusate l'ironia, ma è l'unico modo per sopportare quella che è una tortura per chi ha letto i libri come me...)

Locandine

























Immagini
















Il costume della strega bianca ne Le Cronache di Narnia

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Non poteva esserci ruolo più perfetto per Tilda Swinton di quello di Jadis, la Strega Bianca nelle Cronache di Narnia: la sua fisionomia, che già si adatta perfettamente al personaggio, qui è esaltata all'ennesima potenza.
Naturalmente anche grazie allo splendido costume, un altro esempio di come spesso gli abiti diano carattere ad un personaggio, se non all'intero film. 
I costumi portano fuori, raccontano qualcosa di quel personaggio, certe volte ancora di più delle parole, certe volte rivelando anticipatamente risvolti inaspettati.
Tilda Swinton è stata molto chiara a riguardo : il costume della strega non è un abito che sembra fabbricato da qualche parte, lei sembra vestita di ghiaccio o di acqua, come se si trattasse di una parte stessa di Narnia. 
Jadis è una parte della natura ed ovviamente è l'epitome del male. Persino i suoi capelli sembrano radici che spuntano dal terreno...

Il designer è Isis Mussenden, il quale pare si sia ispirato ad un modello dello stilista Alexander McQueen. Seppur molto simili, i costumi che Tilda cambia nel corso del film sono ben sei.
I colori degli abiti, partendo dal bianco, il colore della neve, degenerano sempre di più verso il grigio via via che la strega perde il suo potere. Anche la corona e la stola di pelliccia che avvolge il suo corpo divengono sempre più piccole.






Capelli anche l'acconciatura è un assoluto capolavoro, si tratta di un groviglio di dreadlocks che si avvolgono su se stessi. Tilda li ha paragonati a delle radici.
A completare il tutto una bellissima corona formata da stalattiti di ghiaccio, la quale si armonizza alla perfezione con la capigliatura.


Durante la battaglia lo stille della Strega Bianca cambia del tutto.
Non è più la regina del ghiaccio, ma una guerriera, ed il suo aspetto è brutale, senza più alcuna traccia di femminilità o dettagli lussuosi. Anche i capelli non sono più acconciati in dreadlocks ma, tirati indietro, scendono lisci sulle spalle.


Tilda Swinton

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Magnifica, una bellezza così particolare...
Katherine Mathilda Swinton, detta "Tilda", nasce a Londra il 5 novembre 1960 da una nobile famiglia inglese con una lunga tradizione in campo militare. Studia nelle scuole più esclusive (trovandosi fianco a fianco perfino a Lady Diana alla West Heath Girl's School!).
Dopo la gavetta a teatro, la sua strada nel mondo della pellicola prende vita col sodalizio con il regista Derek Jarman, che ne farà la musa di tutti i suoi film fino alla morte, nel 1994. La consacrazione di Tilda avviene nel 1992 col film Orlando, di cui è straordinaria protagonista: agevolata certamente dal suo aspetto androgino, ma anche grazie alla sua indiscussa bravura, l'attrice riesce ad interpretare un personaggio che cambia sesso nel corso del film.
Da allora in poi diviene molto richiesta, tuttavia, pur lavorando molto negli anni successivi bisogna dire che il suo volto rimane ancora semi-sconosciuto al grande pubblico cinematografico, se facciamo eccezione di Constantine, il thriller paranormale con Keanu Reeves in cui ancora una volta interpreta un ruolo ambiguo: quello dell'arcangelo Gabriele.
Questo ultimo ostacolo viene infranto quando le viene assegnata la parte della malvagia Strega Bianca nel primo episodio della saga delle Cronache di Narnia: Il leone, la strega e l'armadio.
Nel 2008 è parte del cast di Il curioso caso di Benjamin Button con Brad Pitt, e poi strepitosa madre nell'apprezzato  ... e ora parliamo di Kevin del 2011.
Nella vita privata l'attrice è una persona deliziosa, una donna aperta e solare a dispetto di quello che possono suggerire i suoi lineamenti "austeri".
Anticonformista sia nella vita artistica che fuori, pur essendo sposata con due figli non fa mistero di avere un altro compagno.
Una curiosità: nel 2010 Etat Libre d'Orangé le ha dedicato un profumo che porta il suo nome, creato con particolari accordi di zucca, carota e mandarini... tutte cose che ricordano l'arancio dei suoi capelli!


MINI-GALLERY HQ





TILDA STYLE: IL FASCINO DELL'AMBIGUITA'
Amatissima dal mondo della moda (amore ricambiato), l'attrice trasilttera nel modo di vestire quello che l'ha resa famosa sul grande schermo, ovvero l'ambiguità.
D'altronde, con quel fisico alto e asciutto, quella pelle diafana e la bellezza quasi aliena potrebbe portare qualsiasi cosa senza sfigurare...
Ma lei alterna perlopiù giacche e completi maschili a vestiti da sera semplici, monocolore, mai a fantasia, ma in compenso gioca molto sulle forme. Denota una gran classe nella scelta degli outfit. Il risultato potrebbe essere di serietà e monotonia su qualsiasi altra, ma non su di lei: come sostengo sempre, ogni donna farebbe meglio ad esaltare il proprio tipo di bellezza; invece, soprattutto le mie coetanee, tendono ad uniformarsi tutte ad un solo modello piuttosto che puntare sulle loro particolarità.



Questo abito-giacca è fenomenale ed è anche di una tonalità che le dona molto.
Belli anche i bracciali.




 Un altro capolavoro






Eccola nel tempo libero...
non so che darei per avere quella camicia!

...e anche questo trench!