Racconti brevi 2

Author: Grace /




“Tycho e la Ninfa
un racconto di Grace







Immerso in una profonda foresta, vi era un lago in cui viveva una ninfa.
Ella aveva lunghi capelli ed amava nuotare sott’acqua senza mai salire in superficie, il lago era la sua casa:  passava tutto il tempo ad esplorarne i più remoti anfratti e non vi era angolo nascosto che non conoscesse.
Un giorno sulle rive del lago giunse un viaggiatore, ansioso di riposarsi dopo un lungo cammino. L’uomo, il   cui nome era Tycho, si chinò per lavarsi il viso. Potete immaginare la sua sorpresa quando, riflesso nell’acqua, vide il volto della ragazza.
Colto alla sprovvista Tycho balzò indietro, e quando si riavvicinò per guardare non c’era più nulla…


La Ninfa era triste poiché pensava di aver perso la sua unica possibilità per parlare con un essere umano, invece il giorno dopo, quando risalì in superficie, l’uomo era lì.
Egli le disse di chiamarsi Tycho e lei si presentò come la ninfa di quel lago… e cosi i due iniziarono a parlare, e il tempo scorreva senza che se ne accorgessero.
L’indomani, alla stessa ora, Tycho si ripresentò in quel luogo e così il giorno seguente e l’altro e l’altro ancora, sino a che il loro non divenne un appuntamento quotidiano.   


Passarono così le settimane ed i mesi.
Le stagioni cambiavano senza che passasse un sol giorno in cui la Ninfa e l’uomo non si fossero incontrati, ma assieme alla natura anche i loro sentimenti crescevano piano piano, e assomigliavano ai fiori che presto sarebbero sbocciati in primavera.


Un giorno, all’improvviso, Tycho tentò di afferrare la Ninfa. Terrorizzata, ella si divincolò dalla forte stretta e scappò nuotando nel punto più profondo del lago, sotto l’acqua, laggiù dove sino a poco tempo prima soleva passare tutte le sue giornate.
Il suo animo in tumulto era colmo di tristezza: credeva che Tycho non sarebbe più tornato e intanto piangeva, credendo d’averlo perduto, mentre le sue lacrime si perdevano nell’acqua…
Ma a sorpresa, il giorno seguente alla solita ora, si recò sulla sponda dove erano soliti vedersi e lo trovo lì.
Tycho disse che aveva agito così perché desiderava abbracciarla, allora la Ninfa rispose che anche lei lo desiderava, ma che non poteva uscire dal lago perché era una creatura dell’acqua e non poteva cambiare la sua natura.
L’uomo disse che per lui andava bene lo stesso, così i due decisero di continuare a vedersi.


Col passare del tempo, senza che se ne accorgesse, il corpo della Ninfa usciva sempre di più fuori dall’acqua, sino a che un giorno la ragazza guardò i propri piedi e si accorse che erano poggiati sulla terra.
Allora Tycho e la Ninfa si abbracciarono sotto i raggi del sole.