Green day live alle Capannelle (05/06/2013)

Author: Grace / Etichette: , ,


Dopo un'incredibile odissea alla stazione Termini e quasi un'ora di taxi persa nello spaventoso traffico di Roma, ecco finalmente profilarsi l'Ippodromo dove si terrà il concerto di quella che, da dieci anni ormai, è la mia band preferita... e appunto era da dieci anni che aspettavo questo momento, per una cosa o per l'altra, tardava ad arrivare, STAVOLTA CI SONO RIUSCITA!
Purtroppo mi sono persa completamente l'opening-act (gli All Time Low), sono arrivata appena in tempo perché cinque minuti dopo, alle 21.30 ecco salire sul palco il coniglio rosa che come di rito preannuncia l'arrivo del gruppo... Ed eccoli, ad uno ad uno, materializzarsi: Trè, Mike e Billie Joe!
Io mi trovavo dal lato di Mike, che è stato quello meno "attivo", come ci si poteva aspettare, ma riuscivo lo stesso a vedere bene sia Billie (che comunque girava il palco in lungo e in largo), sia il mio adorato Trè, il quale ad un certo punto, venendo verso il nostro lato si è persino esibito in un istantaneo balletto "stile can-can".
L'attacco è con 99 Revolutions, a cui poi seguirà Know Your Enemy... la prima osservazione che, incredibilmente, devo fare, è che il suono non si sente perfettamente come dovrebbe, non so se per l'ampiezza esagerata del luogo, se per la mia posizione (possibile?) o semplicemente per la qualità dell'impianto. Quello che posso dire è che ho assistito ad altri concerti in cui l'acustica era migliore, inoltre anche la voce di Joe non era sempre perfettamente udibile...
Ma ciò non ha tolto nemmeno un grammo all'adrenalina trasmessa dalla band durante le quasi due ore e mezzo (!) di concerto più due fantastici bis; io me le sono godute, eccetto per una pazza che ad un certo punto mi ha rovesciato la birra sui capelli. Fregandomene di lei e del fatto che ero lontana dalla "bolgia" davanti al palco (piena di ragazzine che urlavano come ossesse) ho saltato come un'invasata, tanto che due giorni dopo mi sono presa la febbre... 
Come sempre intorno a me c'era qualcuno che è rimasto immobile come una statua per tutta la durata del live (ma che lo pagano a fare il biglietto???), inoltre sono pure rimasta sorpresa di essere  una dei pochi a cantare i testi...
La scaletta:

  • 99 Revolutions
  • Know Your Enemy
  • Stay the Night
  • Stop When the Red Lights Flash
  • Letterbomb
  • Oh Love
  • Holiday
  • Boulevard of Broken Dreams
  • Stray Heart
  • Nice Guys Finish Last
  • Waiting
  • Missing You
  • Burnout
  • Hitchin’ a Ride
  • Welcome to Paradise
  • Longview
  • Going to Pasalacqua
  • Knowledge (Operation Ivy cover)
  • St. Jimmy
  • When I Come Around
  • Basket Case
  • She
  • King for a Day
  • Shout / Teenage Kicks / Always Look on the Bright Side of Life / (I Can’t Get No) Satisfaction / Hey Jude
  • X-Kid
  • Minority
  • American Idiot
  • Jesus of Suburbia
  • Brutal Love
  • Good Riddance (Time of Your Life)


Come si può constatare, fortunatamente la band ha fatto pezzi da tutti gli album, fatta eccezione per Insomniac, con una netta prevalenza di American Idiot, Dookie, e naturalmente gli ultimi tre. Sono stata davvero contentissima di sentire i pezzi di Nimrod, così come di ascoltare i nove minuti di Jesus of Suburbia...
Mi reputo fortunata, perché hanno suonato tutti i brani che volevo ascoltare tipo Minority, She, American Idiot ecc...,  c'erano davvero tutti eccetto Wake Me Up When September Ends (peccato...).
Ovviamente era sui "pezzoni" come Boulevard... e Basket Case che si scatenava il putiferio, ma come ci si augurava  tutto il live è stato divertente e godibile: Billie Joe è il solito mattatore che non ha esitato ad utilizzare la bandiera italiana lanciatagli da un fan come un mantello, ringraziava il pubblico in continuazione, indirizzando bacetti a profusione. Forse la cosa che mi ha dato un po' fastidio è che incitava troppo spesso ai cori (troppa paraculaggine). Tutti invece si sono ingelositi quando ha regalato la sua chitarra ad un fan che aveva invitato a suonare sul palco (immagino che se la metterà in una teca come un oggetto sacro), comunque anche altri sono stati scelti per salire sul palco. Sono cose che la band fa ad ogni concerto.
Mike ha fatto il figo come al solito, ed anche i musicisti di supporto si sono dimostrati formidabili ma Trè Cool... era una vera macchina da guerra alla batteria! Quell'uomo non è umano! Ad un certo punto bisognava far salire qualcuno sul palco, ma la band non aveva smesso di suonare, allungando la canzone... e lui lì, e i suoi capelli verdi, come se niente fosse, che per dieci minuti continuava a battere sui tamburi! Mi sono bastati i primi due pezzi per confermare quello che ho sempre pensato: è lui il musicista migliore dei tre!
Comunque sia anche l'intonazione di Billie Joe era impeccabile, anche se ha fatto meno pazzie del solito... purtroppo!!! Uno dei momenti migliori è stata l'esecuzione di King For A Day, per la quale come fanno sempre, si sono vestiti da donna. Invece il medley secondo me lo potevano evitare: è una cosa inutile, sarebbe stato meglio se avessero suonato qualche altra loro canzone.
Dopo due fantastici bis, la chiusura ad effetto, come di copione, è affidata a Good Riddance e forse anche un po' per il testo del brano, mi sembrava di essere tornata adolescente... loro di sicuro a quarant'anni suonati continuano ad essere adolescenti e dal vivo trasmettono una carica pazzesca!

ALCUNE COSE CHE HO CAPITO DOPO QUESTO CONCERTO:

  1. I GD non sono un gruppo punk sul serio, di punk non c'è n'erano, neanche l'ombra, ma nemmeno di rockettari... ne ho trovati molti di più a concerti di band che si potevano considerare "meno rock"
  2. I GD sono un gruppo per famiglie nel senso che c'erano pure i bambini accompagnati: l'età del pubblico variava dai 7 ai 45 anni...
  3. Voglio andarci di nuovo!!!




0 commenti:

Posta un commento