18 luglio 2013: i Depeche Mode infiammano San Siro...

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Trent'anni di carriera e non sentirli... sorprendente l'effetto che questo gruppo riesce ad avere sul pubblico, su una platea (quella dello stadio San Siro in questo caso) che continua a cantare la coda delle canzoni ad oltranza, che non si accontenta del bis, che li premia con un'ovazione così rumorosa che a momenti ti partono i timpani... E no: queste non sono cose da tutti!
I DM, per due ore e un quarto si sono trasformati in una macchina live perfetta, con Dave formidabile mattatore e Gore che, rubandogli la scena di tanto in tanto, dimostrava tutta la sua bravura meritandosi scroscianti applausi. Unico neo: l'acustica, non sempre così perfetta...
Non c'è bisogno di dire che è sui "pezzoni" che si è scatenato il putiferio: 60.000 persone (il colpo d'occhio era notevole) lì a cantare Enjoy The Silence o I Feel You... quando parte Just Can't Get Enough, poi, lo stadio si trasforma in un'immensa discoteca e sembra di essere ritornati negli Anni'80!
Si tratta dell'unico pezzo del repertorio riproposto con un arrangiamento veramente eighties (è sensato farlo, perché è un cult).
Ma si sbaglia chi pensa che i depeche siano un gruppo che vive di passato: il loro punto di forza sta proprio nella capacità di sfornare sempre nuove hits, e così pure su Soothe my Soul si scatena il putiferio.
Il gruppo si diverte a riproporre i vecchi brani in chiave differente, propendendo più per un sound rock che elettronico, a dire il vero. Già dalla seconda canzone Dave Gahan è quasi mezzo nudo ed inizia a dare il meglio di sé (che comunque non è mai abbastanza!).
Tra i DM è Milano c'è sempre stato un feeling speciale (qui hanno creato l'album-capolavoro "Violator", qui registrato il dvd dal "Touring The Angel" ) e sicuramente il pubblico ricambia!
Dopo Never Let Me Down Again, storica chiusura, molti si aspettavano ancora che ritornassero sul palco.
Macché, l'incantesimo era finito...
Magniloquente, trionfale: così me lo aspettavo il concerto, e così è stato... eppure mai dimenticare che i DM sono arrivati a questo punto dopo tanti anni di carriera, e se lo meritano ampiamente!
Da parte mia, in virtù della mia crescente passione per Martin (che sta aumentando sempre di più), ero andata al concerto speranzosa di sentire Somebody... ma a Milano non l'hanno fatta, invece l'hanno fatta a Roma infilandola in una scaletta praticamente identica!!! UFFA!!!
Vabbè, spero in futuro che mi ricapiti di andare ad un loro live solo per sentirla!...

+ LUNGA VITA AI DEPECHE +

Welcome to My World
Angel
Walking in My Shoes
Precious
Black Celebration
Policy of Truth
Should Be Higher
Barrel of a Gun
Higher Love
Shake the Disease (Acustica)
Heaven
Soothe My Soul
A Pain That I’m Used To
A Question of Time
Secret to the End
Enjoy the Silence
Personal Jesus
Goodbye


BIS:
Home (Acustica)
Halo
Just Can’t Get Enough
I Feel You
Never Let Me Down Again





depeche gallery/5: HQ

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20 FOTO HQ






















Due canzoni da "Songs of faith and devotion"

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One Caress

Ebbene, sono di nuovo in ginocchio
E prego l'unica [persona]
Che ha la forza
Di sopportare il dolore
Di perdonare tutte le cose che ho fatto

Oh, ragazza
Conducimi nella tua oscurità
Quando questo mondo sta facendo di tutto
Per lasciarmi non impressionato
Solo una carezza
Da te ed io sono benedetto

Quando pensi di avere provato ogni strada
Ogni via
Dai ancora un'occhiata
A quel che reputavi vecchio
Ed in esso troverai qualcosa di nuovo

Oh, ragazza
Conducimi nella tua oscurità
Quando questo mondo sta facendo di tutto
Per lasciarmi non impressionato
Solo una carezza
Da te ed io sono benedetto

Sto rifuggendo dalla luce
Ho sempre amato la notte
Ed ora tu mi offri l'oscurità eterna

Devo [arrivare a] credere che il peccato
Possa rendere l'uomo migliore
[O] È lo stato d'animo in cui mi trovo [ora]
Ad averci lasciati là indietro dove avevamo incominciato

Oh, ragazza
Conducimi nella tua oscurità
Quando questo mondo sta facendo di tutto
Per lasciarmi non impressionato
Solo una carezza
Da te ed io sono benedetto



Judas

È la semplicità la cosa migliore
O semplicemente la più facile?
Il percorso più stretto
È sempre il più santo
[E] Allora cammina a piedi nudi per me
Patisci un po' di sofferenze
Se vuoi il mio amore
Se vuoi il mio amore

L'uomo sopravviverà
Alle condizioni più dure
E rimarrà in vita
Attraverso decisioni difficili
Quindi fai chiarezza nella tua mente per me
Oltrepassa la linea per me
Se vuoi il mio amore
Se vuoi il mio amore

Parole futili
E promesse vuote
Giuda che tradiscono
Tommasi che dubitano
Non stare fermo lì [soltanto] ad urlarlo
[Ma] Fai qualcosa per quello

Puoi soddisfare
Le tue ambizioni più sfrenate
E sono sicuro che
Perderai le tue inibizioni
Quindi apriti per me
Rischia la tua salute per me
Se vuoi il mio amore
Se vuoi il mio amore
Se vuoi il mio amore
Se vuoi il mio amore

Depeche Mode: "Somebody"

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Cattivone Martin Gore a fregare questa perla a Dave! Nel repertorio del gruppo ci mancava la ballad romantica e Somebody ne è assolutamente uno splendido esemplare: la forza del testo è proprio la sua assoluta semplicità, un desiderio d'amore espresso con un candore quasi commovente...
Azzeccata anche la trovata di mettere quegli strani rumori di sottofondo, per evitare di rendere il pezzo troppo lacrimevole... insomma, un classico!
Dall'album Some Great Reward del 1984, musica parole e voce di Martin Lee Gore:


Voglio qualcuno che condivida
Condivida il resto della mia vita
Condivida i miei pensieri più profondi
Conosca i miei particolari più intimi
Qualcuno che starà al mio fianco
E mi darà il suo aiuto
Ed in cambio
Riceverà il mio aiuto
Lei mi ascolterà
Quando vorrò parlare
Del mondo in cui viviamo
E della vita in generale
Nonostante i miei punti di vista possano essere sbagliati
Possano essere addirittura perversi
Lei mi ascolterà fino in fondo
E non si convertirà facilmente
Al mio modo di pensare
Infatti lei spesso non sarà d'accordo
Ma alla fin fine
Lei mi capirà

Voglio qualcuno che si preoccupi
Di me appassionatamente
Con ogni pensiero e
Con ogni respiro
Qualcuno che mi aiuterà a vedere le cose
Sotto una luce diversa
Tutte le cose che detesto
Mi piaceranno quasi
Non voglio essere legato
Ai fili di nessuno
Sto cercando attentamente di evitare
Quelle cose
Ma quando sono addormentato
Voglio qualcuno
Che metterà le sue braccia attorno a me
E mi bacerà teneramente
Nonostante cose come questa
di solito mi danno fastidio
In un caso come questo
Sopporterò

depeche gallery/4: Martin

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Martin Lee Gore

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Martin, il cuore pulsante dei DM come li conosciamo, nasce a Londra il 23 luglio 1961.
Trascorre un'infanzia tranquilla a Dagenham, dove i genitori lavorano nella fabbrica della Ford, poi la sua famiglia si trasferisce a Basildon, una delle nuove città costruite per accogliere nuovi residenti provenienti dai sobborghi di Londra. Al giovane Martin Basildon sta subito stretta: non c'è alcuna attrattiva per lui lì, e desidera andarsene in qualunque modo.
A 13 anni scopre che suo padre non è il suo genitore naturale: il suo vero padre, che era un soldato americano di colore, lo incontrerà anni dopo. In molte vecchie interviste Martin dice di aver avuto un'infanzia felice e ricorda sempre un episodio: un giorno tirò un mattone in testa ad un altro bambino, e per questo fu rimproverato duramente dal padre. Da allora divenne un bambino introverso e riflessivo.
Pur avendo buoni voti, nel 1977 Martin lascia la scuola e va a lavorare in banca, lavoro trovatogli dalla madre e che odia, ma grazie al quale racimolerà i soldi per comprarsi il primo sintetizzatore (un modello economico). Già da un po' il ragazzo nutre un grande passione per la musica, e quando non lavora suona nella band Norman and the Worms.
Nonostante suoni la chitarra, Martin non è interessato al genere rock, che sta esaurendo la propria scia col movimento punk, bensì è affascinato dall'elettronica: ci vede il nuovo genere che predominerà negli anni a venire, e non si sbaglia. I sintetizzatori saranno lo strumento di questa nuova rivoluzione.
Non è l'unico a pensarla così: nel 1980 si unisce ai Composition of Sound assieme a Vince Clarke ed Andrew Fletcher, che poi diventeranno i Depeche Mode con l'arrivo di Dave.
Il successo arriva subito, l'anno successivo, con Speak & Spell: nell'album il ruolo preminente è di Vince, che firma quasi la totalità delle canzoni, mentre Gore principalmente è il tastierista.
Destino vuole che Clarke esca dal gruppo, infatti intende continuare sulla strada delle canzonette pop, mentre gli altri, Martin in primis, desiderano evolversi.
Dimostrando di avere fegato e talento da vendere, Gore diventa il compositore pressoché assoluto nei Depeche Mode, un ruolo che gli permetterà di dimostrare ampiamente tutto il proprio valore artistico, regalando il successo mondiale alla band.
Suoi i testi, sua la musica: Martin mostra di non avere nulla in meno di Clarke, e nel corso degli anni il suo stile maturerà sempre più, diventando il marchio di fabbrica del gruppo.
Le sonorità oscure, i temi religiosi e tutte le altre cose che contraddistinguono i depeche vengono da lui. Per Martin non c'è una regola fissa nel comporre: dichiara di aspettare semplicemente l'ispirazione, ma purtroppo dice di non essere un autore molto prolifico, e spiega: "Per quanto mi riguarda, aspetti come la strumentazione o la produzione non sono affatto importanti. Quello che conta è il feeling generale della canzone, l'emozione che riesce a catturare. E' tutto lì. Quando scrivo, il mio obiettivo è sempre stato quello di fissare un'emozione di qualche tipo".
Inoltre negli album canta anche alcuni pezzi, con una voce valida che si contrappone a quella di David, partecipa ai cori e si prende carico pure della produzione sino all'arrivo di Alan Wilder. 
Nel 1987 Martin conosce la modella Suzanne Boisvert, che sposa nel 1994. I due avranno tre figli: Viva Lee Gore (nata nel 1991), Ava Lee Gore (1995) e Calo Leon Gore (2002). 
Negli anni '90 ha inizio la parabola discendente del gruppo, che vede si al centro l'autodistruttivo Dave Gahan, ma neanche Martin se la passa bene: da tempo ormai ha problemi di alcolismo e sembra che non riesca a salire sul palco senza prima essersi scolato una bottiglia. I problemi dureranno ancora per molti anni a  venire.
Nonostante tutto tiene duro, riuscendo ad uscire indenne dall'uragano e a salvare una volta di più il destino della sua band: sarà proprio lui a spronare Dave a ripulirsi e a tornare a cantare nel loro nuovo album, Ultra, che segnerà il loro ritorno.
Nel 1999 i suoi meriti vengono riconosciuti e riceve il premio Ivor Novello dalla BASCA (British Academy of Songwriters, Composers and Authors). 
Nel 2005, dopo tanti anni di matrimonio, si separa dalla moglie: dal dolore della separazione nascerà Precious, contenuta nel nuovo album Playing The Angel (migliore dei precedenti), nella quale chiede scusa ai figli. Durante il tour Martin appare abbastanza provato dal brutto periodo, anche a causa del solito alcol, ma la svolta è vicina, perché l'anno successivo finalmente esce dalla dipendenza!
Durante la lunga carriera col gruppo, proprio come Dave anche Gore ha trovato il tempo di dedicarsi ad alcuni progetti propri, ha pubblicato due dischi di cover, Counterfeit, dettati dalla sua passione per la musica, ed ha collaborato con parecchi artisti e cantanti. A sorpresa nel 2012 ritrova persino Vince Clarke, ed insieme creano il progetto VCMG.
Dopo anni e anni il cerchio si chiude.


Avido collezionista di sintetizzatori, per fama uomo pacato e abbastanza pessimista, Martin Gore ha contraddistinto l'immagine della sua band anche grazie al proprio look: soprattutto negli anni '80 il suo abbigliamento era tutto improntato sulla pelle e sul bondage. Nelle interviste dell'epoca spiegava di amare l'accostamento tra elementi bondage (si recava assiduamente nei negozietti adibiti per scovare cose originali) ed indumenti femminili, spesso anche presi in prestito dalla sua ragazza (e tra l'altro all'epoca amava anche truccarsi).
Vestiva quasi esclusivamente di nero.
Il suo amore per la pelle deriva dal fatto che i vestiti di pelle si muovono assieme al corpo: il suo pezzo preferito era una gonna corta con la zip che si può vedere in molte foto dell'epoca.
"Mi piace provocare la gente attorno a me attraverso il modo di apparire. Tutti quanti conoscono la storia del lupo travestito da pecora - io sono la pecora travestita da lupo. Ho problemi ad esprimermi con le parole, non sono quel tipo di ragazzo "Ehi, guardami, sono qui!" , perciò attraverso l'immagine mando segnali per farmi notare"
Sulla personalità riservata di Martin, assolutamente agli antipodi della classica rockstar, se ne sono dette molte, ma voglio concludere il post su di lui con un aneddoto riportato dal produttore e fondatore dell'etichetta discografica dei depeche, Daniel Miller:
"Martin è una persona che non tende a confrontarsi, lui lascia andare avanti le cose sino a quando non le sente fortemente. Quando iniziammo a lavorare insieme avemmo la solita conversazione sulla squadra di calcio di cui si è tifosi, e lui disse: "Penso di essere tifoso dell'Arsenal", gli chiesi cosa significasse e lui mi rispose che era andato a vedere la squadra con suo padre, ma aggiunse: "Devo ammettere che non mi è mai piaciuto, per gli ultimi cinque anni, ma non volevo davvero dire niente, perciò ho continuato ad andarci". Martin preferirebbe annoiarsi ogni sabato pomeriggio piuttosto che urtare qualcuno dicendo di no. È una cosa molto dolce, davvero"

Depeche Mode: "Stripped"

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Se qualcuno mi chiedesse qual è la canzone più sexy dei Dm secondo me, sicuramente risponderei che è questa... sexy sia dal punto di vista musicale che del testo, è una delle mie preferite in assoluto del gruppo. Anche se il testo, ambiguo, ha una doppia valenza: non parla solo d'amore, ma anche del rifiuto della società basata sul materialismo per cercare una vita più vera.
Quando uscì, nel 1986, i Depeche la presentarono anche al Festival di Sanremo (potete trovare facilmente il video sul tubo). Purtroppo si esibirono in playback!
Dall'album Black Celebration del 1986:


Vieni con me
In mezzo agli alberi
Ci sdraieremo sull'erba
E lasceremo passare le ore
Prendi la mia mano
Torna alla terra
Andiamocene
Per un giorno soltanto

Lascia che ti veda
Nuda fino all'osso
Lascia che ti veda
Nuda fino all'osso

La metropoli
Non ha niente a che vedere con questo
Stai respirando in mezzo ai fumi
Mi piace quando ci baciamo
Prendi la mia mano
Torna alla terra
Dove tutto è nostro
Solo per poche ore

Lascia che ti veda
Nuda fino all'osso
Lascia che ti veda
Nuda fino all'osso

Lascia che ti senta prendere decisioni
Senza la tua televisione
Lascia che ti senta parlare
Solo per me

Lascia che ti veda
Nuda fino all'osso
Lascia che ti senta parlare
Solo per me

Lascia che ti veda
Nuda fino all'osso
Lascia che ti senta piangere
Solo per me

Dave solista

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Mi accodo a quanti hanno detto che se questo singolo fosse uscito sotto l'etichetta Depeche Mode, sarebbe diventato un classico: in effetti a questa canzone non manca nulla e il suo unico difetto è, appunto, quello di assomigliare troppo musicalmente allo stile della band. Invece Dave potrebbe cantare qualsiasi genere con la voce che si ritrova, ad esempio io lo vedo benissimo su una canzone rock... comunque anche così va bene, il mio parere è che dovrebbe solo sperimentare un po' di più.
Non ha senso stroncare su due piedi i lavori solisti di Dave, Paper Monsters ed Hourglass: trovo assolutamente lecito che lui, dopo tanti anni passati in un gruppo planetario, nel quale non può scrivere canzoni e il suo unico ruolo è quello di cantante, desideri rompere questi limiti e fare del proprio.
Ultimamente gli è stato permesso di inserire alcuni brani suoi nei dischi dei depeche, ma probabilmente non è ancora sufficiente: Dave meriterebbe più spazio, e se lo spazio gli fosse stato concesso già da prima, forse non avrebbe sentito il bisogno di uscire come solista.

"Kingdom" (dall'album HOURGLASS del 2005)

Credo che Martin e Dave non si possano comparare: nello scrivere Martin è superiore, non ci piove.
Però Dave ha appena iniziato, e secondo me ha delle buone potenzialità, inoltre non è giusto considerare Martin l'unico artista della band.
Invece è proprio quello che è successo per molto tempo, e per Dave dev'essere stato terribilmente frustrante! 

"Dirty Sticky Floor" (dall'album PAPER MONSTERS del 2003)


Le sonorità di Paper... le trovo molto orecchiabili e radiofoniche, quasi un po' ruffiane, mentre il disco successivo è più maturo.
Non si capisce ancora bene che direzione voglia prendere: vuole essere un cantante pop di successo? Vuole costruirsi una qualche credibilità artistica? O forse vuol fare musica da solo e basta?
Beh, per ora è presto, non ha ancora trovato la sua strada e non sappiamo se ci sarà un seguito, ma se un terzo disco non ci sarà allora allora significherebbe che è vera la prima... ma secondo me ci sarà, perché Dave è un uomo serio, e a cinquant'anni  non credo che si metterebbe a comporre soltanto per vendere qualche cd in più.
Ecco un'interessante intervista per capire da cosa deriva il suo desiderio e come vive il suo ruolo nei Depeche Mode: http://www.rollingstonemagazine.it/musica/news-musica/dave-gahan-la-seconda-volta/

"I Need You" (dall'album PAPER MONSTERS  del 2003)



E ora, per la felicità delle fan di Dave e di noi tutte...

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... mi spiace, ma questo post non lo potevo proprio evitare!
In fondo se i DM sono così famosi è sicuramente anche grazie all'indiscusso fascino e sensualità di Dave, che ama mettere in mostra specialmente durante i concerti (e fa bene!). Quindi non vogliatemene: siamo tutti d'accordo che la musica dei depeche è straordinaria, ma la figaggine di Dave è un valore aggiunto!!!
Quindi godetevi le seguenti gif, spero che si vedano, abbiate un po' di pazienza fino a che si caricano...