ALAN WILDER.
Naturalmente l'unico motivo per cui il mese scorso non ho
pubblicato un post su di lui è perché dal 1995 non fa ufficialmente più parte
dei Depeche Mode, anche se, in qualche modo, il suo "fantasma" è
sempre presente...
Mi spiego meglio: a differenza di Vince Clarke, che ha militato
nella band solo per circa un anno, la rottura con Alan si è fatta sentire di
più, anche perché senza di lui molte bellissime canzoni che oggi sono entrate a
far parte del repertorio classico dei DM non esisterebbero...
Gli altri membri, Martin compreso, erano tutti d'accordo che lui
fosse il musicista migliore.
Fu reclutato attraverso un curioso annuncio sul famoso
giornale Melody Maker: in pratica si ricercava solamente un
tastierista, dicendo di astenersi i perditempo!
Oltre ad avere talento artistico, Alan non era affatto male e
faceva figura nel gruppo: aveva un look alla Sid Vicious, sempre col giubbotto
di pelle, i jeans e i capelli scolpiti col gel; forse era il più bello
dei quattro ( non me ne vogliano le fan di Dave, il quale ha vinto a lunga
distanza).
Ora purtroppo non è più così bello (ragion per cui mi rifiuto di
pubblicare sue foto recenti: Alan me lo voglio ricordare soltanto com'era negli
anni '80!!!).
Non si è mai capito esattamente quali siano i motivi che l'abbiano
spinto a mollare, eppure allo stesso tempo io credo siano abbastanza palesi: in
quegli anni i Depeche Mode erano allo sfascio totale, e probabilmente Alan non
reggeva più (forse se fosse rimasto, pure a lui sarebbe venuto l'esaurimento nervoso
come a Fletch...).
Rimane il fatto di aver perduto un membro al quale i fan sono
sicuramente affezionati. Dopo aver lasciato, pure lui ha messo su progetti
paralleli, tipo i Recoil, ma come vuole la "tradizione del
post-depeche", questi non hanno ottenuto successo...
I Recoil sono stati un
antidoto potentissimo alla follia decadente che ho attraversato nei primi anni
Novanta. Capii che era ora di mollare i Depeche in uno studio di registrazione
a Madrid.
Ricordo bene il
momento della frattura insanabile: alzo lo sguardo dal pianoforte e vedo
quattro persone nella stessa stanza, me compreso, che guardano nel vuoto in
quattro direzioni diverse per non incrociare gli sguardi.
Sembrava la scena di
un film, ma era tutto reale. Dedicarmi ai Recoil mi ha rimesso in contatto con
la vita.
Non è facile uscire
dal grande giro, dalle ragnatele della celebrità, ma a volte si fa un passo
indietro per non schiantarsi
Eppure ultimamente lo spettro, pare non essere più così spettrale:
qualche anno fa Alan si è materializzato a sorpresa in un concerto dei Depeche
Mode per mettersi al piano ed accompagnare Martin in Somebody.
Pare che fosse stato Dave a chiamarlo, inviandogli un sms di sei
parole contate, e che Alan abbia accettato un po' per scherzo, ritrovandosi poi
sul palco davanti ad una marea di gente a cui non era più abituato.
Il piccolo episodio non mi appare abbastanza per far pensare che
abbia "fatto pace" con la band (mi viene in mente il disco che
ultimamente Vince Clarke e Martin Gore hanno pubblicato in comunità: in
un'intervista Vince ha parlato col dente avvelenato di Speak &
Spell, il che la dice lunga su quanto abbia rosicato negli anni per aver
mollato quello che oggi è un fenomeno mondiale) ma ha scatenato la fantasia e
le speranze dei fan i quali, me compresa, ora si chiedono: prima o poi Alan
potrebbe ritornare nel gruppo?
La risposta al domandone sono due ulteriori domande, ugualmente
vere tutte e due: "perché dovrebbe?" e "perché non
dovrebbe?".
Nel senso che ormai Alan ha preso un'altra strada musicale, che
gliene importa della sua ex band? D'altra parte, dato che tanto successo non ne
ha, dato che i depeche sono un fenomeno mondiale e dato che la reunion gli
frutterebbe sicuramente un bel po' di soldi... che motivo ha per non farlo?
Scegliamo: meglio che non si riunisca o che si riunisca, ma solo
per soldi (perché se lo fa e solo quello il motivo)?
E poi... ma gli altri lo rivogliono? Mah... una cosa è essere
rimasti in buoni rapporti, una cosa è farlo rientrare nel gruppo. Riguardo
all'apparizione che ho menzionato prima, in un'intervista Fletch ha liquidato
la cosa con la sua usuale freddezza dicendo che si trattava di un concerto di
beneficenza, e quindi non di un concerto normale, che è stato abbastanza strano
risuonare con lui e che non pensa ci sarà un seguito.
Da queste parole sembra quasi che la beneficenza l'abbiano fatta
ad Alan! Crudele Fletch!
Vi dico la mia: se tornasse sarei molto contenta. Alla faccia dei
soldi.
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