Andrew John Fletcher, detto
“Fletch” o “Andy”, è colui che si è sempre occupato degli aspetti manageriali
dei Depeche Mode; a vederlo nei concerti uno pensa che non faccia granché... e invece no.
Difatti, seppure durante i live suoni
la tastiera (ed in passato anche il basso), il suo contributo nella vita
artistica del gruppo non è mai stato così rilevante, almeno non come quello
degli altri: in poche parole sin dagli inizi Andy è stato “la testa” dei DM, li
ha diretti dall’interno nel mondo dello showbusiness.
Inoltre, per ammissione degli
altri componenti della band e di lui stesso, ha fatto da collante tra i vari
membri durante momenti delicati della carriera… ma anche lui ha avuto i suoi
problemi.
Avere a che fare con due personalità artistiche egocentriche come Martin Gore e Dave Gahan non
dev’essere facile, e nel periodo peggiore dei depeche, quando hanno sfiorato la
rottura a ridosso del disco Songs of Faith and Devotion, Andy ha avuto un
brutto esaurimento nervoso che lo costrinse a ritirarsi dal Devotional Tour.
Insomma, per poco non è uscito dal gruppo, esattamente come Wilder.
Nato a Nottingham l’8 luglio
1961, Fletch è uno dei membri fondatori nel gruppo: sul finire degli anni ’70
incontra Vince Clarke con il quale forma la band No Romance in China, nella
quale suona il basso. Nel 1980 incontra Martin Gore nella cara Basildon. Nascono
i Composition of Sound, il resto è storia…
A detta di Clarke, all’interno
della band Martin ed Andrew facevano “comunella”, vale a dire che prendevano le
decisioni assieme: essendo il manager, Andy avrà avuto di sicuro un ruolo
decisionale nella rottura con Vince Clarke, poiché non avrebbe mai accettato
una cosa simile se non avesse pensato che fosse la strada migliore per il
futuro del gruppo, e ciò mi fa supporre che ci abbia messo lo zampino Martin,
il quale desiderava prendere un’altra direzione musicale…
Io ho sempre avuto la teoria che
nella band esistessero due assi: l’asse “Gore-Fletcher” (direzione artistica e
decisionale nella band, in pratica un’accoppiata di ferro) e l’asse
“Gahan-Wilder” (gli ultimi arrivati e anche “reclutati” dagli altri; e guarda
caso è stato proprio Dave, dopo tanti anni, a mandare l’sms ad Alan per
invitarlo a comparire in un loro concerto)… ovvio che questa è solo la mia
teoria, ma è una teoria probabile.
Ad un certo punto Andy è anche
diventato discografico della Mute, l’etichetta storica dei depeche, ed ha
fondato una propria etichetta, la Toast
Hawaii , nome di un fantomatico album contenente canzoni
scritte da lui, registrato solo su cassetta durante le sessioni di Some Great
Reward nel 1984 (pare che sia esistito davvero, ma che comunque fosse uno
scherzo). Per sua stessa ammissione, Fletch non è mai stato una cima nel
comporre musica, anche se non esita a ribadire il suo amore, soprattutto per quella
elettronica, ed effettivamente negli ultimi anni ha anche girato per il mondo
facendo vari DJ set.
L’altissimo Fletch (è alto circa
1.90!) si definisce un uomo comune, più defilato rispetto alle rockstar Dave e
Martin; le sue passioni sono il calcio (tifa Chelsea) e i suoi tre figli avuti
dalla fidanzata storica Grainne.
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