Il brano precedente (di Michael Jackson) parlava del cambiare se stessi, invece al contrario quello che ho scelto oggi parla di quanto sia importante rimanere fedeli al proprio modo di essere, senza farsi condizionare dagli altri o da ciò che la vita ci pone davanti. Sono le due facce della medaglia.
È una delle mie canzoni preferite in assoluto (molto probabilmente tra le prime dieci preferite in assoluto) per svariate ragioni, e dopo anni e anni non smette di piacermi; in realtà, non ho ancora conosciuto una persona a cui non piaccia...
I Verve assieme a Blur e Oasis erano gli alfieri del Brit-pop nei Novanta: ho già detto che di questi tre io sono per i Blur, presenti nella scorsa playlist.
Uno dei motivi per i quali il pezzo mi piace ed ha avuto successo è ovviamente il videoclip: secondo me è uno dei più belli di tutti i tempi.
È di una semplicità totale, ma d'impatto: c'è solo Richard che cammina su una strada, tirando dritto, non lasciando che nulla ostacoli la sua direzione: per questo alcune volte finisce per scontrarsi con i passanti, o addirittura è costretto a passare sopra ad un auto che gli tagliava la strada. A quel punto la conducente esce fuori e si mette di traverso, dicendogliene di ogni, ma lui non si ferma e alla fine lei si stanca e va via.
C'è ogni tipo di persona: c'è anche chi si scansa per lasciarlo passare, chi lo guarda sorpreso di tale determinazione, chi rimane indifferente... Insomma, è una metafora sulla vita, ma la cosa più bella è che mentre continua ad andare avanti lui ha uno sguardo sereno, calmo...
Nella scena finale, molto bella, gli altri componenti della band lo raggiungono e si uniscono a lui. Invece all'inizio è significativo che parta da un cantiere stradale con una freccia che indica una direzione differente da quella che prenderà.
Anche il testo del brano è bellissimo, e pare che fu ispirato ad Ashcroft da ciò che la madre gli diceva quando era piccolo.
Seppur la canzone sia stata eletta dalla bibbia del rock Rolling Stone come una delle migliori di sempre, i Verve ne hanno ricavato parecchie grane perché, com'è risaputo, la parte con gli archi è un campionamento dai Rolling Stones. Ma questo non la sminuisce.
Il video è diretto da Walter Stern, e la strada lungo cui cammina Richard è la Hoxton Street di Londra.
Ho immaginato spesso di mettermi a camminare per strada come fa lui, mi chiedo cosa accadrebbe.
una piccola nota: per i testi originali delle canzoni vi consiglio di andare su lyrics.wikia, perché spesso e volentieri sul web ne girano versioni imprecise...
Anche per le traduzioni è lo stesso: io cerco sempre di pubblicarle il più precise possibili, le controllo o traduco, in modo particolare quelle che propongo in queste playlist.
Anche la seguente traduzione è stata fatta da me dal testo ufficiale:
Perché è una sinfonia dolceamara, questa vita
che cerca di far coincidere gli estremi
sei uno schiavo dei soldi e poi muori
Ti porterò sull’unica strada che io abbia mai percorso
lo sai, quella che ti conduce nei luoghi in cui
tutte le fila si ricongiungono, si
Nessun cambiamento, io potrei cambiare
potrei cambiare, potrei cambiare
ma io sono qui nel mio modo,
sono fermo nel mio modo
Ma io sono un milione di persone diverse
da un giorno all’altro
Io non posso cambiare il mio modo
No, no, no, no, no
Bene, io non prego mai
ma stanotte sono in ginocchio, si
ho bisogno di udire alcuni suoni che mi facciano riconoscere il dolore che c’è
in me, si
lascio che la mia melodia splenda, che purifichi la mia mente, mi sento libero
ora
Ma le strade sono pulite e non c’è nessuno che canti per me ora
Nessun cambiamento, io potrei cambiare
potrei cambiare, potrei cambiare
ma io sono qui nel mio modo,
sono fermo nel mio modo
E sono un milione di persone diverse
da un giorno all’altro
Io non posso cambiare il mio modo
No, no, no, no, no
(ci hai mai camminato?)
Non posso cambiare
Non posso cambiare
Perché è una sinfonia dolceamara, questa vita
che cerca di far coincidere gli estremi
che cerca di farti trovare i soldi e poi muori
Sai, io potrei cambiare, potrei cambiare
ma io sono qui nel mio modo,
sono fermo nel mio modo
E sono un milione di persone diverse
da un giorno all’altro
Io non posso cambiare il mio modo
No, no, no, no, no
Tu devi cambiare il mio modo no, no, no
(è solo sesso e violenza, melodia e silenzio)
(devo, non posso cambiare la mia violenza, melodia e
silenzio)
(devo, non posso cambiare la mia violenza, melodia e
silenzio)
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