La difficile storia di una diva asiatica
Oggi il cinema cinese ha sfondato le barriere nazionali e culturali approdando con meritato successo nelle nostre sale, e abbiamo anche una discreta conoscenza delle sue star come la bellissima Zhang Ziyi, Jet Lì, Jackie Chan e Michelle Yeoh, tanto per citare i più famosi, tuttavia non è sempre sempre stato così, anzi!
La capostipite di tutte le dive orientali è stata lei: Anna May Wong (1905-1961) l'unica asiatica nella rosa delle vecchie dive di Hollywood, questa è la sua particolarità e fu la sua croce.
Se si fa eccezione di Shangai Express con Marlene Dietrich, che probabilmente rimane il suo ruolo più famoso, è davvero poco conosciuta, questo non perché le mancasse il talento, ma piuttosto a causa del fatto che la sua carriera veniva costantemente ostacolata....
Il suo vero nome era Wong Liu Tsong e si appassionò al cinema sin dall'età di 9 anni, decidendo che il suo destino sarebbe stato diventare una star. Ad 11 scelse il suo nome d'arte: Anna My Wong. La sua scelta professionale fu osteggiata sin dall'inizio dalla sua famiglia, dapprima perché il padre voleva si dedicasse agli studi (che alla fine abbandonò) ma soprattutto perché a quel tempo fare l'attrice era considerata una professione "non del tutto onorabile".
Si cimentò in ogni genere di film, muto e non, oltre a televisione teatro e radio, ma non ebbe mai la possibilità di essere lanciata come si deve perché per lei, asiatica, era difficile emergere nell'ambiente Hollywoodiano: le venivano affidate sempre parti di secondo piano e stereotipate di cui presto iniziò stancarsi. D'altro canto la sua patria, la Cina, non la appoggiava affatto, anzi la riteneva "una vergogna" accusandola, proprio a causa dei ruoli che interpretava, di dare un cattiva immagine del proprio paese.
"È così buffo e triste essere rifiutata dai cinesi perché sono troppo americana, e dai produttori americani perché loro preferiscono attori di altra nazionalità per le parti dei cinesi!"
Dopo la delusione per essersi resa conto che la sua carriera non sarebbe mai decollata, ritornò in Cina, dove era tornato il padre assieme al resto della famiglia, dedicandosi allo studio delle tradizioni e della cultura della sua nazione.
Non che allora non fosse un'icona: fu definita la donna meglio vestita del mondo, e la donna asiatica più bella del mondo, ovviamente però il suo valore è stato riconosciuto solamente postumo.
Sicuramente ai giorni nostri sarebbe una grande star.
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