Un anno e mezzo fa avete scoperto che i master del disco che stavate registrando (ben venti tracce) sono stati rubati: è vero che ricordate quel giorno come il momento della svolta?
A dire il vero non ci piace ripensarci. È stato come essere violentati e lasciati lì, senza neanche la forza di parlare. Abbiamo provato a ri-registrare i pezzi ma non avevamo più motivazione.
Allora che avete fatto?
Abbiamo deciso di ricominciare da zero e di scrivere nuovo materiale
Com'è nata l'idea di creare una "rock opera"?
Eravamo in studio, stavamo cazzeggiando con gli strumenti e Joe ha detto a Mike: "Scrivi un pezzo di trenta secondi, non importa a proposito di cosa". Così lui lo ha fatto e quando abbiamo ascoltato ci siamo messi a ridere e abbiamo deciso di farne altri, tutti così, tutti di trenta secondi. A quel punto qualcuno ha detto "Bello, suona come una rock opera". Li ci si sono accese le lampadine in testa...
Gli Who, col loro celebre disco "Tommy", quanto c'entrano nella creazione di American Idiot?
C'entrano, nel senso che mentre incidevamo quel disco abbiamo ascoltato la loro musica così come quella di Bob Dylan, di "Grease" e del "Rocky Horror Picture Show"... ma abbiamo comunque cercato di creare qualcosa che fosse solo nostro.
Ed è vero che state pensando di far trasformare il disco in un film, proprio come hanno fatto gli Who?
Per ora abbiamo solo parlato di far scrivere la sceneggiatura a qualcuno. Ci sono un po' di nomi che ci sono stati suggeriti. Sarebbe fantastico ma per ora sono solo chiacchiere. Comunque per il loro film gli Who hanno usato musicisti veri, perciò anche noi lo dovremmo fare. Chissà, forse chiameremo Tim Armostrong dei Rancid per interpretare Whatsername e i fratelli Madden dei Good Charlotte per... che so... interpretare qualche personaggio schizofrenico, o qualcosa del genere
Tornando al disco, non avete mai avuto paura che fosse un flop?
Il più grande ostacolo al successo è la paura di fallire, per cui ce ne siamo fegati e abbiamo cercato di tener fede dalla nostra linea
Ci sono altri artisti che vi hanno influenzati durante la composizione e la registrazione?
Si, i Clash e David Bowie. Artisti con la A maiuscola, ambiziosi e coraggiosi, ogni loro disco è un capolavoro
La guerra in Iraq quanto ha influenzato la scrittura dei pezzi?
Abbiamo iniziato a incidere proprio mentre gli Stati Uniti invadevano l'Iraq. La frustrazione generata dalle decisioni politiche del governo americano è stata un tema dominante. Siamo pacifisti, anti-guerra.
Cosa c'è nel futuro dei Green Day?
Bella domanda. Adesso viene la parte difficile perché non sappiamo proprio che cosa potremo ancora inventarci, dopo questo dico. Velo diremo tra altri quattro anni!
0 commenti:
Posta un commento