Le frasi più belle di Sanzo in "Saiyuki"

Author: Grace / Etichette: , ,

Anche a distanza di anni rimango molto affezionata a Saiyuki: è uno degli anime e manga che mi sono "rimasti" di più... e tra l'altro, è stato pure il primo post che ho pubblicato su questo blog!
Credo che, esattamente come accade per alcuni film, canzoni, ecc..., quelli che ci piacciono davvero alla fine sono solo quelli che rimangono attaccati alla memoria anche col passare del tempo perché ci hanno lasciato una "bella sensazione"... mentre magari, nella stragrande maggioranza dei casi, la passione si esaurisce in poco tempo.
Tra gli altri anime che mi sono rimasti ben ancorati in mente per esempio ci sono Yu Yu Hakusho e, tra i più recenti, Death Note e Gantz, che era straordinario. Sono il tipo di serie che ti andresti a riguardare volentieri.
Di Saiyuki mi piace che è permeato da una propria filosofia di vedute che è sempre chiara nello svolgersi delle vicende, nei personaggi, nelle loro scelte, ecc... In poche opere ho visto una presa di posizione così netta, e anche se all'inizio pensavo fosse esclusivamente pessimista, ci ho ripensato. Saiyuki è bello perché fa riflettere, il viaggio ne è il tema centrale: un viaggio che non porta da nessuna parte in particolare, o che quantomeno ha una meta invisibile; un viaggio che va affrontato giorno per giorno, e ha senso solo se ciò viene fatto assieme agli altri (come nella canzone Open up Your Mind: "you can take another look from the other side"...), e soprattutto un viaggio incredibilmente duro a volte, e difficile da accettare, in cui perfino il dolore ha una sua intrinseca bellezza. Quel viaggio dei quattro protagonisti è una metafora della vita.
Come dicevo prima, ognuno di loro lo affronta a modo proprio, ma mi fa piacere che l'autrice abbia caratterizzato i protagonisti rendendo per loro le cose così difficili, perché penso sia bello il modo in cui, tutti e quattro si "trascinano avanti nella vita", e debbano sempre cercare di trovare la forza per andare avanti. Sono molto umani.

Naturalmente la filosofia di Saiyuki viene fuori anche dalle frasi pronunciate dai personaggi; sul web girano soprattutto quelle della prima serie, l'unica trasposta in italiano. Riporto lo stesso quelle di Sanzo, il mio preferito (e in assoluto uno dei miei personaggi preferiti degli anime), perché mi piacciono. E se non avete voglia di leggere, su youtube c'è un filmato che le raggruppa, e persino una pagina facebook appositamente dedicata...




“Non avere nulla. Se incontri un budda uccidilo. Se incontri un tuo antenato, uccidilo. Non avere legami, non essere schiavo di nessuno. Vivi semplicemente per la tua vita. È l’unico insegnamento che mi è stato trasmesso dal mio predecessore.”

Questa è di sicuro la frase più famosa e viene ripetuta varie volte nel corso della serie. Inizialmente la trovavo estrema, ma il significato in sintesi è che ognuno vive per se stesso, e questa verità rimane valida in qualsiasi circostanza: c'è poco da fare. Noi nasciamo come esistenze individuali, separati dagli altri e presenti solo a noi stessi, siamo piccoli mondi a sè stanti, gli déi di noi stessi...
Il distacco e il non avere legami, pratica zen, sono il modo migliore di onorare l'esistenza e di viverla: l'augurio è di compiere il proprio cammino in completa libertà, perché è l'unico che abbiamo a disposizione.
Poi c'è l'altra faccia della medaglia:

“Ciò che rende libera ogni creatura è avere un luogo a cui fare ritorno.”
Komyo Sanzo

Siamo separati dagli altri, ma non possiamo vivere senza di loro. 
Il maestro di Sanzo nel pronunciarla si riferisce agli amici perché "casa" è dove ci sono le persone che amiamo, ma può anche essere riferita all'attaccamento alle proprie origini (tra tutti i posti in cui potevamo nascere, siamo nati in quel luogo, perciò ci siamo inevitabilmente attaccati).


“Anche se non si riesce a credere in dio, si può credere in se stessi.”


“Non ho alcuna voglia di morire per qualcuno…Perché conosco il dolore di chi resta. Vivrò e morirò soltanto per me stesso. Questo è il mio orgoglio.”


"Se devi finire per scusarti, evita di metterti nelle condizioni di doverlo fare!”


“Ho sentito dire che per te il rosso è il colore della penitenza. Penitenza decisa da chi? Dio? Dio non salva nessuno, ricordalo. Tu sei l’unico in grado di salvare te stesso! Sei libero di morire. È una buona via di fuga. Nel caso tu morissi le cose rimarrebbero immutate. Se invece tu decidessi di vivere, qualcosa potrebbe cambiare.”


“La vita stessa, dal principio fino alla morte, è un disperato e inutile tentativo di resistenza.”


"Non è detto che un assassino sia per forza malvagio. Nel mondo in cui viviamo persone che meritano di morire ce ne sono fino alla nausea. Tuttavia, nel momento in cui qualcuno si macchia di un'uccisione, deve prepararsi all'idea di poter essere ucciso a sua volta. Poiché questo è ciò che stabilisce la legge del karma. Di conseguenza a prescindere dall'agire in modo giusto o sbagliato, chi sopravvive al mondo è solo chi è animato da una forte volontà di vivere”


 "Il cammino da seguire è soltanto uno? E chi mai l'ha stabilito?"



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