Trailer Lo Hobbit: La desolazione di Smaug

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TEASER TRAILER TALIANO

TRAILER UFFICIALE SOTTOTITOLATO


In uscita il 12 dicembre 2013
Nuovamente con tentennamenti, e per niente convinta del risultato del precedente (ma neppure lo stronco), per la seconda volta a dicembre mi ritroverò nella sala buia per vedere La Desolazione di Smaug, pregando dentro di me che Peter Jackson non abbai fatto più sfracelli del solito (in caso contrario spero che il drago lo incenerisca!)...
Intanto questo trailer non mi convince. Per carità, Orlando Bloom è bellissimo e nel ruolo di Legolas l'ho amato, ma nel libro non esiste proprio (è vero, Thranduil è suo padre, ma nel romanzo Tolkien non dice il nome del re degli elfi di Bosco Atro): vi faccio invece notare che larga parte di questo trailer è dedicata alle sue "prodezze", il che mi fa pensare che non avrà un ruolo risicato!
Sull'elfa Tauriel avevo già espresso la mia disapprovazione...
Quanto ai nuovi personaggi, trovo la versione jacksoniana di Beorn troppo "palestrata", il Thranduil di Lee Pace promette bene (potrebbe essere un nuovo Legolas?).
In tutto ciò, penso ad un bravo attore come Ian McKellen (una garanzia), e al povero Martin Freeman, il quale ce la mette davvero tutta per risultare un protagonista credibile.

Alcuni spoiler sul terzo film
A quanto pare (sottolineo "a quanto pare") sarà in questo secondo episodio che avverrà la sconfitta del drago Smaug, mentre il terzo sarà incentrato sulla Battaglia dei Cinque Eserciti; il personaggio di Gandalf non ci sarà nell'ultimo film.
Credo che Jackson abbia riservato la battaglia alla fine perché ha intenzione di creare una conclusione spettacolare, ed in un certo senso vuole riallacciarsi all'inizio della trilogia del SDA.
Devo ancora decidere se questa operazione commerciale (perché alla fine lo è) sia valsa la candela o abbia semplicemente rovinato i film precedenti, che di diritto ormai erano entrati nella storia del cinema.
Credo lo capirò solo dopo aver visto tutti e tre gli episodi, ma la mia perplessità continua...












La nuova band nata dalle ceneri dei Versailles, gli Jupiter, e il progetto solista di Kamijo

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Nonostante sia già passato un po' di tempo dal loro scioglimento, ogni volta che ascolto una canzone dei Versailles continuo a dispiacermi: per me la band e la loro musica avranno sempre un posto speciale...
La speranza per i fan è l'ultima a morire, soprattutto nel caso di quella che sembra più una pausa che una separazione (inoltre è risaputo che i membri del gruppo siano amanti dei side-projects), perciò non va esclusa in futuro la possibilità di una reunion...
Nel frattempo per fortuna non ci lasciano a bocca asciutta. Infatti quasi contemporaneamente ecco uscire due nuovi progetti musicali: gli Jupiter, in pratica i Versailles senza Kamijo, e Kamijo stesso col suo album solista.


JUPITER
Come ho detto gli Jupiter sono praticamente i Versailles senza Kamijo, il loro album, Classical Element, è uscito ad agosto ed è stato lanciato dal singolo Blessing of the future.
Penso che il nome della band sia ispirato al pianeta, il più grande del sistema solare, ma probabilmente anche al padre degli déi e signore dell'Olimpo (sappiamo che loro amano la magniloquenza).
La bravura di Hizaki & co. è ben nota, perciò gli occhi sono tutti puntati su ZIN, il nuovo cantante.
Di lui non si sa praticamente nulla (a parte il giorno di nascita e il gruppo sanguigno, questa abitudine giapponese di segnalare il gruppo sanguigno davvero la devo ancora capire...), sembra proprio che siano stati gli altri membri a "scoprirlo".
Di carino è carino, e anche parecchio somigliante a Kamijo oserei dire, e vocalmente lo promuovo appieno: anzi, sinceramente la sua voce mi piace ancora di più di quella di Kamijo, ha un chè di dolce, sembra avere anche un'estensione maggiore... anche se Kamijo come fascino è difficile da superare.
Non so se gli Jupiter siano un progetto pensato per la lunga durata o un divertissemant dei nostri amati musicisti, ma il loro stile sonoro mi sembra meno heavy rispetto a quello dei Versailles, forse anche più orecchiabile, ed in questo senso la perfetta prosecuzione di Holy Grail.
Il video del singolo non posso postarlo (per un misterioso motivo non è disponibile nel nostro paese), ma in compenso ecco quello di Nostalgie, un pezzo molto bello. Probabilmente fra qualche giorno non sarà più disponibile, ma lo posto ugualmente...





KAMIJO
Con Louis, KAMIJO si mantiene coerente all'estetica e agli argomenti che lo caratterizzano: la sua ossessione per i romanzi di Anne Rice è ben nota, come la sua passione per le rose. 
Insomma... il brano è "Kamijo style" al 100%!
Lo trovo interessante, anche se è un po' meno orecchiabile rispetto a Nostalgie, l'acuto finale è notevole.
Nel videoclip, lui è bello come sempre (credetemi, io l'ho visto dal vivo: Kamijo è esattamente come appare nei video, ha veramente un'eleganza innata).
Per quello che riguarda l'estetica, l'aspetto visivo sia di Kamijo che degli Jupiter e molto simile a quello dei Versailles (e Hizaki porta ancora abiti lunghi, anche se il colore predominante è il nero e mi sembra che i costumi siano di foggia ottocentesca, più che settecentesca).
Comunque dato che Kamijo è l'originale, fossi in ZIN smetterei di pettinarmi e vestirmi come lui: sarebbe meglio se si creasse uno stile proprio.


Tarja - "Colours In The Dark"

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GRANDIOSO.
C'è solo questa parola per definire l'album. È l'equilibrio perfetto che speravo Tarja trovasse, probabilmente sinora il suo miglior lavoro solista, allo stesso tempo condensazione dei due precedenti. Anche la critica ha unanimemente acclamato Colours In The Dark, e a ragione.
Non so se sia per via di quel che le è successo a livello personale negli ultimi anni (un viaggio in India che l'ha cambiata, la nascita di sua figlia) ma l'ispirazione si sente, nelle canzoni e nella voce, che una volta ancora l'artista spinge su nuovi territori; in qualche modo, ascoltandola, ho l'impressione che in questo disco Tarja abbia un po' modificato il suo stile... alla sua voce si sono aggiunti "nuovi colori", è proprio il caso di dirlo!
L'unico difetto che posso trovare in Colours In The Dark è la sua brevità: dieci canzoni sono troppo poche per l'ascoltatore (anche se, a dir la verità, la durata di molti pezzi è lunga). Per il resto, penso che Tuomas & company dovrebbero iniziare a preoccuparsi, perché la loro ex frontwoman fa sul serio e musicalmente parlando minaccia persino di superarli...

Ecco le tracce:

Victim of Ritual
Di questa canzone, che è anche il singolo di lancio, ne ho già parlato... Non me la aspettavo come traccia di apertura, ma alla fine mi sono resa conto che sintetizza in maniera perfetta la varietà presente nel disco, ed allo stesso tempo è diversa da tutti gli altri pezzi. In Colours In The Dark, rispetto ai lavori precedenti, c'è una maggiore diversificazione tra i brani e anche una maggiore sperimentazione, se vogliamo.
Proprio come era successo per My Winter Storm, questa traccia ribadisce il legame di Tarja con la musica classica.

500 Letters
Riuscita, anche se non è una tra le più notevoli, perché si richiama ad una versione di Tarja, quella del rock orecchiabile, che già conosciamo bene.
Ma ascoltando il pezzo successivo ho capito perché è stata posizionata come seconda: è un ponte tra Victim of Ritual e Lucid Dreamer.

Lucid Dreamer
Sono quasi certa che questo sia il mio pezzo preferito tra tutti; rappresenta qualcosa che Tarja non aveva mai provato prima. Nel brano il passaggio dalla strofa al ritornello semplicemente è perfetto, un climax. In mezzo troviamo una lunga parte in cui si mischiano strani suoni con la voce di Tarja.
Il testo prende ispirazione dalla fascinazione dell'artista per i sogni lucidi (quelli, cioè, che si è in grado di controllare), e la parte strumentale è stata scritta da Tarja in presenza della figlia, quindi suppongo che la voce infantile che si sente sia quella di Noemi.

Never Enough
Questo è il primo pezzo che abbiamo conosciuto di Colours In The Dark, e ci riporta alla classica Tarja.
Assieme a Neverlight è il più heavy dell'album, ma io preferisco questo: la rabbia è tangibile e la fine è una vera e propria esplosione. Seppure abbia detto che ci riporti alla Tarja che conosciamo, si differenzia da altri simili per la coda, nella quale la cantante fa sfoggio delle sue abilità vocali.

Mystique Voyage
Un'altra perla, messa non a caso al centro della tracklist.
È la prima canzone dell'album ad essere stata scritta, originariamente doveva far parte del precedente. Come è successo per Lucid Dreamer, anche questo pezzo è diverso da quello che Tarja ha fatto sinora.
Un brano semplicemente evocativo: Tarja canta in quattro lingue differenti, ci prende per mano con la sua voce ci trasporta davvero in un mistico viaggio... questa è la canzone che Tuomas dei Nightwish avrebbe voluto scrivere.

Darkness
Dopo la perla, una nuova sorpresa: una cover di Peter Gabriel, artista amato da Tarja sin dall'adolescenza. Lei tiene particolarmente a questo pezzo, e da molto desiderava farne una cover.
Se ascoltate la versione originale vi accorgerete che Tarja ne ha rispettato il più possibile la struttura, che devo dire si adatta alla perfezione al suo stile musicale
Il testo parla delle paure che prendono il controllo su di noi, quando invece dovrebbe essere il contrario.
Atmosfere ancora una volta diverse e... la voce di Tarja effettata!
Molti dicono che la vera punta di diamante del disco sia questa, io all'inizio non l'avevo apprezzata così tanto, ma più l'ascolto e più entro nell'ottica.
Quando canta "Walking through the undergrowth, to the house in the woods" è magia pura...

Deliverance
Un altro pezzo fantastico, si fonde col precedente e secondo me è quello in cui Tarja spinge di più vocalmente. Ancora una volta nuovo e diverso dai precedenti... magnifico!

Neverlight
Neverlight è la canzone meno originale di Colours In The Dark, il che non significa affatto che sia brutta.

Until Silence
Un altro capolavoro d'atmosfera e di voce destinato a diventare una pietra miliare nel suo repertorio, probabilmente la migliore ballad che lei abbia mai scritto (e anche l'unica vera ballad di questo disco)!
L'intensità della sua voce qui è spettacolare, sorpassa quella di tutte le altre cantanti symphonic metal che ho ascoltato.
Secondo me questa traccia era perfetta per chiudere l'album, non perché quella che segue sia meno riuscita, ma proprio a livello di atmosfera che riesce a creare. 
Nel testo della canzone, alquanto romantico, è contenuto il titolo del disco.

Medusa
Riecco l'anima sperimentale, con la partecipazione di Justin Furstenfeld. Ogni volta che ascolto questo pezzo penso gli manchi qualcosa per essere perfetto, seppure la nostra qui tocchi picchi notevoli.
Medusa ha il compito di concludere quest album che per Tarja è la quadratura del cerchio, e per me semplicemente uno dei migliori usciti quest anno.

Within Temptation feat. Tarja: Paradise (What About Us?)

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Tarja Turunen e Sharon Den Adel per me sono semplicemente le migliori voci femminili del panorama metal sinfonico, ed un duetto tra le due aveva tutte le premesse per diventare un pezzo esplosivo ed un cult, invece devo dire che questa canzone mi ha delusa. Dire che sia brutta ce ne passa, semplicemente è scritta nel nuovo stile dei Within Tempation, cioè un rock commerciale abbastanza scontato.
A questo punto perdo le speranze che il nuovo album della band, in uscita a gennaio 2014, potesse rappresentare un ritorno al loro stile originario, e credo che ricalcherà il penultimo The Unforgiving (O-R-R-I-B-I-L-E)!
Per la sottoscritta i migliori dischi dei Within Temptation rimarranno sempre i primi tre: non solo la scrittura era più originale e lo stile musicale era diverso (ora ha perso del tutto qualsiasi sfumatura gothic), ma le canzoni sapevano "raccontare una storia", erano in grado di coinvolgerti.
Questa è solo la mia opinione, ovvio, e ci sta pure che negli ultimi anni il gruppo abbia avuto un incremento notevole di pubblico, soprattutto in certe aree dell'Europa...
Ma parlo così perché i Whitin Temptation hanno Sharon Den Adel (Sharon Den Adel!!!) con la sua qualità vocale...
Ritornando a Paradise..., che dà il titolo ad un EP contenente anche tre demo delle nuove tracce contenute nel disco, mi sembra che tra le due il brano valorizzi più la voce di Sharon: quella di Tarja è troppo in sordina, ascoltandolo ho la sensazione che se Tarja avesse cantato "a pieni polmoni" avrebbe schiacciato Sharon, la quale ha una voce si alta, ma pure piuttosto sottile.
Quindi è interessante ascoltarlo per mettere a confronto le loro due vocalità, che sono totalmente diverse, ma rimango dell'idea che il pezzo non sia completamente riuscito, e di certo non rende onore a Tarja, che non tutti possono permettersi di invitare per un duetto!



HunterxHunter The Movie: "Phantom Rouge"

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Durata: 1h e 36 min circa
Personaggi: Gon Killua Kurapika e Leorio, Omokage, Retz, Pairo, Illumi, Hisoka, la Brigata Fantasma
Temi principali: rapporto tra Gon e Killua; vendetta di Kurapika

Sono abbastanza circospetta quando si parla di film e OAV tratti dagli anime, perché nella maggior parte dei casi non sono all'altezza della serie originale, e penso che i giapponesi spesso e volentieri esagerino con trame improbabili (comunque, nel 99,9% dei casi, i protagonisti devono salvare il mondo).
Questo Phantom Rouge l'ho trovato abbastanza carino e tutto sommato nella media: non si discosta molto da un normale episodio, anche per i disegni. Cronologicamente la storia si inserisce tra la fine della saga del Ragno e l'inizio di Greed Island, dopo che Kurapika ha incatenato il cuore di Quoll Lucifer.
Appunto, Kurapika...sembrava che stavolta il protagonista fosse lui, ma quando mai! Effettivamente lo è nella parte iniziale (inoltre assistiamo ad alcuni suoi ricordi come membro della tribù kuruta), ma poi viene messo subito fuori gioco, per riapparire solo nel finale. Stessa storia per Leorio, pure lui appare sin dall'inizio, ma che come al solito non ha molta parte (in pratica si limita quasi solo ad assistere Kurapika).
Indovinate quindi a chi viene passata la palla? Ma a loro naturalmente: Gon e Killua.
In questo film è ripresa la riflessione, già trita e ritrita nell'anime, sulla loro "amicizia": Killua si ritrova di nuovo in crisi e deve affrontare la propria paura, instillatagli per la maggior parte dal fratello Illumi, il quale sostiene che prima o poi tradirà Gon e lo perderà, o addirittura lo ucciderà, dato che al sua natura è quella di assassino... nel film Killua pensa persino di suicidarsi: dopo aver abbandonato l'amico nel momento del bisogno, scappando durante un combattimento contro l'antagonista principale senza possibilità di vittoria, si mette di proposito sulle rotaie aspettando che il treno passi, ma Gon lo salva in corner...
Come ho detto, è tutta roba che avevamo già visto, non viene aggiunto nulla di nuovo, come pure per i sentimenti di vendetta di Kurapika il quale è disposto a tutto per vendicare il proprio clan.
Con questo film c'era la possibilità di spostare la storia su binari diversi, magari aggiungendo qualche novità... invece l'occasione e sfumata. Si sente la mancanza di una maggiore presenza di un Kurapika, che si potrebbe sfruttare molto di più (vi faccio notare che ora, nel cartone animato, non appare praticamente da due saghe!).
Neanche i personaggi nuovi sono granché: l'antagonista è un bifolco, un artista pazzo che vive solo per creare marionette, e la sua insulsa sorellina, Retz, è la sua vittima.
Retz suscita le simpatie sia di Gon che di Killua, anche se in maniera diversa: Gon è gentile con lei sin da subito, e Killua all'inizio sembra esserne geloso: difatti ha diversi scontri verbali con lei, ma alla fine capiamo che nascondono il suo affetto.
Nel finale c'è una breve apparizione della Brigata Fantasma: il burattinaio, infatti, che altri non è che l'ex membro del Ragno rimpiazzato da Hisoka, ha creato delle copie dei suoi appartenenti, poiché la sua capacità è creare marionette dai ricordi e dal cuore delle persone... per un attimo ho persino sperato che ci sarebbe stato svelato qualche retroscena sul passato di uno dei membri - avrebbero reso interessante il film, - invece niente!
La cosa che non mi piace di HxH è che sappiamo tutto del passato dei quattro protagonisti, ma praticamente nulla dei personaggi secondari, che sono dei signori personaggi!
Ancora più fulminea è l'apparizione di Hisoka: appare in tutto per cinque minuti, ma lascia il segno all'intero film.
Mi vado convincendo sempre di più che sia lui il personaggio migliore di HxH: può apparire anche solo per pochi secondi in un episodio, ma quei secondi te li ricordi!
Voto: 6/10

Ed ora, ecco cosa ci metterei io in un film di HxH! (perdete ogni speranza):
  • Kurapika come protagonista principale
  • In alternativa, Hisoka come protagonista (non sono l'unica a cui piacerebbe...)
  • Leorio finalmente fa qualcosa di decisivo, e smette di essere il babysitter di Kura. Per esempio: finalmente potrebbe avere un combattimento tutto dedicato a lui!
  • Svelati retroscena dei membri della Brigata; soprattutto di Feitan, se possibile!
  • Killua non passa tutto il proprio tempo cercando l'approvazione di Gon (perdiamo ogni speranza...)
  • Gon non passa il proprio tempo a ribadire la sua amicizia a Killua (perdiamo ogni speranza...)
  • finalmente c'è lo scontro risolutivo tra Killua e Illumi



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Peacock obsession Week!

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UNA SETTIMANA 

UNICAMENTE DEDICATA

AD UNA DELLE MIE 
OSSESSIONI:

I PAVONI!


...NE VEDRETE DI TUTTI I COLORI!



LO VOGLIO!

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Ecco la mia lista dei desideri! Oggetti per cui fare pazzie...


Agenda 

Orologio da parete

Bicchieri

 Trolley (impossibile non riconoscerlo in aeroporto)

Mantella (bellissima)

Chitarra (un capolavoro!!!)

Medaglione

Tazza con cucchiaino

Mantella con ricamo

Cavatappi 

Ventaglio di piume (un grande classico)


La mia (piccola) collezione

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Ecco la mia personale collezione di oggetti vari con i pavoni: forse per ora non è degna di essere definita tale, 
però a mio discapito c'è da dire che ho iniziato da poco, inoltre non è che sia molto facile trovare in giro roba simile... ma spero di ingrandirla col tempo!


Orecchini
L'ultimo acquisto: li ho presi dalla Fiera del Levante, li ho pagati € 3,00.
Forse vi chiederete come mai in questa collezione manchino i classici orecchini con le piume, ebbene: non ho ancora trovato delle "piume soddisfacenti"! ;)

Spilla
Stravedo per le spille: le appunti e rendono speciale qualsiasi capo.
Questa mi è costata solo € 1,00 dal mercatino del mio paese.
ps. scusate per le foto!...

 Borsa con pavone di paillettes
Comprata da un africano anni fa alla Fiera di S.Lorenzo del mio paese.
Di solito la uso per i viaggi; finché le paillettes resistono...

Cardigan abbottonato
Non si vede bene, ma ci son cuciti due pavoni di paillettes
Trovato in un mercatino rionale (ormai avrete capito che mi piace girarmeli)

Sciarpa con piume di pavone
La mia preferita, purtroppo questa foto non le rende giustizia.
Le piume sono vere, e non mi è costata poco

Pavoni a casa

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ecco la tovaglia che vorrei a casa mia!...

...e questa sedia di vimini sarebbe il mio trono








anche l'albero di Natale in stile pavone! Non ci avevo ancora pensato!

BUON PRANZO...











... E BUON RIPOSO!