Roxette

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Non date retta a lastfm che li etichetta come “europop”: i Roxette non hanno quasi nulla a che vedere con gli ABBA, l’altro gruppo musicale più famoso della loro nazione d’origine, la Svezia… a parte forse la capacità di scrivere pezzi straordinariamente orecchiabili.
Il duo, formato da Per Gessle (1959) e Marie Fredrikkson (1958), entrambi sia cantanti che musicisti, ha raggiunto il top della fama negli anni ’80, anche se sono riusciti a mettere a segno qualche hit pure nei decenni successivi; comunque bisogna dargli credito che lungo tutta la carriera, e ancora oggi, non sono mai calati qualitativamente.
Per e Marie, entrambi provenienti da altre esperienze musicali, formarono il gruppo nel 1986, ed inizialmente faticarono ad emergere; il loro nome veniva da una canzone dei Dr.Feelgood. Per era il compositore pop, e Marie, con la sua bellissima voce, era il completamento perfetto della formula. Ma anche Per se la cava discretamente a cantare, infatti è sempre presente nella maggior parte dei pezzi o perlomeno nei cori: in alcuni brani la parte principale è lasciata a lui, in altri a Marie, a seconda del caso.
Forse neppure loro si aspettavano il successo internazionale nel 1988, quando, già dopo essere diventati famosi in patria, coll’album Look Sharp! contenente la loro più grande hit, The Look, sfondarono a sorpresa in tutto il mondo. Merito della loro musica: un misto di pop, rock, ed elettronica energico ed accattivante; ritornelli irresistibili che dopo averli sentiti una volta, è difficile dimenticare...


Il loro secondo brano più famoso è sicuramente la ballad It Must Have Been Love, romantico pezzo che mette in mostra la vocalità di Marie, contenuto nella colonna sonora del film Pretty Woman, ma scritto qualche anno prima.


Negli anni ’90, che si aprono con l’album Joyride, entrambi si sposano e hanno dei figli; passano anche dal nostro paese sia per Sanremo che per il Festvalbar.
Nonostante alti e bassi, i Roxette continuano a pubblicare dischi con cadenza puntuale, sino al 2002, anno in cui Marie Fredrikkson, cadendo nel bagno di casa, batte la testa e riceve la diagnosi di un tumore cerebrale. I danni sono abbastanza gravi, e la parabola dei Roxette sembra destinata a concludersi con amarezza… invece, con determinazione e duro lavoro, Marie riesce pian piano a rimettersi in sesto (nel frattempo il suo compagno, che non riesce a stare lontano dalla musica, si dedica alla carriera solista).
Finalmente nel 2009 arriva la reunion; prima di pubblicare nuovo materiale, però, il gruppo ha una fase di “rodaggio” costituita da esibizioni live: sarà nel 2011, con Charm School, che i Roxette ritornano “in grande spolvero” e si lanciano in un tour mondiale che raccoglie grandi consensi.
Dopo questo tour, entrambi prendono una pausa dedicandosi ai rispettivi progetti.
Recentemente, i Roxette sono stati inseriti nella Music Hall of Fame svedese. Tuttoggi hanno venduto più di 75 milioni di dischi.



Considerazioni finali su HunterxHunter

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HunterxHunter è un’opera monumentale, non solo per la lunghezza, ma pure per il vasto carnet di personaggi e per la creazione di un mondo abbastanza dettagliato che l’autore, lode a lui, ha saputo inventare (sotto questo aspetto mi viene di paragonarlo più a Harry Potter che ad altri anime). La storia può venire tranquillamente divisa in parti, o in "saghe" come si dice in questi casi, l’unica cosa che non condivido è l’esclusione per periodi troppo lunghi dei personaggi principali come Kurapika e Leorio (soprattutto il primo, come mi è capitato di scrivere in precedenza, è un personaggio che ha potenzialità meritevoli di sviluppi): in effetti la storia si concentra tutta su Gon e Killua, e sul rapporto che c’è tra di loro.
In Yu Yu Hakusho, invece, il gruppo di protagonisti era portato avanti assieme fino alla fine (ad esclusione di Kuwabara proprio nell’ultima parte), ma suppongo che con HxH sarebbe stato troppo complicato sviluppare due blocchi in contemporanea, soprattutto per la questione che ho menzionato prima, e cioè il modo in cui l’autore approfondisce le singole saghe!
Naturalmente, di volta in volta, fanno la loro entrata nuovi personaggi (con netta scarsità di donne, purtroppo).
Definire HxH uno shonen è limitativo; nell’opera l’utilizzo della logica ha una larga parte, eppure devo ammettere che in certi casi i ragionamenti appaiono inutili e poco credibili. Allo stesso modo, come in tutte le saghe abbastanza lunghe, anche qui ci sarebbero state parti che potevano essere eliminate, o per lo meno abbreviate, senza danneggiare la trama.
HxH è senza dubbio superiore a Yu Yu Hakusho, l’altra opera migliore e più famosa di Togashi, con la quale comunque presenta parecchi punti in comune: quello era uno shonen nel senso più classico del termine. Entrambi, però, secondo me, prendono a modello Dragonball: lo sviluppo della storia nel tempo, il protagonista che via via diventa sempre più forte, i vari nemici con cui si scontra e i nuovi personaggi che si avvicendano a rotazione, il suo rapporto con la propria origine (per Goku il pianeta di provenienza, in HxH e Yu Yu il padre dei protagonisti), perfino le trasformazioni fisiche durante i combattimenti ecc…
Riguardo allo sviluppo temporale della storia, c’è da dire che sia i personaggi di Dragonball che di Yu Yu Hakusho crescono, mentre in HxH restano bambini.
Altro tema di spicco dell’opera è lo strano rapporto tra Killua e Gon, che viene approfondito molto. All’inizio sembra che sia Killua a partire svantaggiato, poi la situazione si inverte: Killua supera la sua oscurità, mentre Gon scopre il suo lato oscuro.
Killua ha una personalità tra le più paradossali che abbia visto in un anime: quando uccide è pervaso dal male assoluto, per il resto è un bambino insicuro e innocente. Questi due lati convivono in lui non si sa come, mi sembra quasi schizofrenico (pur essendo uno dei miei  personaggi preferiti, apprezzabile proprio per quello, ho la sensazione che l’autore abbia calcato troppo la mano con lui). Perfino Hisoka è più “comprensibile”, pur nella sua totale incomprensibilità: Hisoka è il jolly che scompiglia il mazzo, passa da una fazione all’altra e va dove gli pare. Hisoka rappresenta il caos, e la sua crudeltà non è messa in discussione da altri aspetti  della sua natura (anche lui un personaggio formidabile).
Comunque Killua rimarrà sempre un assassino: non può perdere ciò che è connaturato in lui, per via dell’ambiente in cui è cresciuto. Ha una famiglia che lo asfissia con controllo e aspettative: l’esatto opposto di Gon, lasciato allo sbaraglio dal padre. Nella ricerca di Gon, che è il motore di tutti gli eventi in HxH, c’è un quesito implicito del quale forse neppure lui si rende conto: vuole sapere il perché l’abbia abbandonato. Per renderlo più forte non è una motivazione esauriente.
Il padre di Gon è un pessimo padre quanto quello di Killua, non ci piove.
Ritornando a Killua, c’è un personaggio che fa ben più paura di lui, cioè Kurapika, il quale assassino lo diventa per scelta. Kurapika è da accapponare la pelle perché, come ho già scritto in un post precedente, si è lasciato divorare da un odio totale ed è capace di tutto.
Già a vederlo nelle prime scene, sempre educato e col sorriso sulla faccia, era facile capire che quell'atteggiamento nascondeva qualcosa.
Insomma, considerando tutte queste cose, HxH è un anime di formazione.
Eppure, nonostante gli innumerevoli pregi e l’ambizione del suo creatore, per qualche motivo ho sempre pensato che fosse un’opera non completamente riuscita. Non so spiegare bene il perché, forse per un insieme di motivi: ad esempio il soggetto è abbastanza vago (questi hunters che non si capisce bene cosa facciano). Oppure il dilungarsi troppo di cui parlavo all’inizio. La sensazione è quella che l’autore non sappia bene neppure lui dove stia andando a parare (evviva l’avventura!).
Però HunterxHunter bello lo è, e migliore di molti suoi simili anche. Lo colloco là, sulla soglia del capolavoro.
Voto: 9/10

Luna e bellezza

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CAPELLI
TAGLIARLI
Se volete che ricrescano più velocemente in Luna Crescente. Invece in Luna Calante ricresceranno più lentamente ma più forti.
LAVARLI
Mai lavarli quando la luna è in uno qualsiasi dei segni d’acqua (non importa in che fase) perché ciò favorisce il diradamento, la caduta e la forfora
COLORARLI E SCHIARIRLI
Con Luna Crescente i capelli colorati sono più luminosi, ma in quella calante la tinta tiene più a lungo
PERMANENTE
Farla con la luna in vergine la farà durare di più
TRATTAMENTI
I giorni di Luna in gemelli, bilancia e acquario sono i più favorevoli per i trattamenti contro la caduta, fragilità, forfora, sebo…



CURA DEL CORPO
DEPILAZIONE
Il momento più favorevole in assoluto è la Luna Calante in capricorno: i peli si indeboliscono e ricrescono più lentamente; tuttavia la regola generale è che va sempre effettuata in fase calante e mai in Luna Crescente!
TRATTAMENTI CORPO
Per trattamenti nutrienti e rassodanti agire con la Luna Crescente in capricorno, purificanti con Luna Calante
CURA DEL VISO
Per impacchi, maschere e trattamenti il momento migliore è al mattino con la Luna Crescente in ariete o gemelli, bilancia, acquario. Evitate di farli in calante.
PULIZIA
Luna Calante in ariete o capricorno
BUCCIA D’ARANCIA
Luna in sagittario
SMAGLIATURE
Eseguire dei massaggi con oli naturali rassodanti con luna crescente e in particolare con luna in bilancia. Nelle forme ereditarie è bene affiancare anche massaggi con oli disintossicanti con la luna calante.
UNGHIE
Curale di venerdì dopo il tramonto, con luna in capricorno: diverranno dure e resistenti. Trattare quelle incarnite in Luna Crescente, per la rimozione in Luna Calante
CALLI E DURONI
Toglierli in Luna Calante. Mai in Luna Crescente in pesci e capricorno o due giorni prima del plenilunio
IGIENE INTIMA
Luna in scorpione, segno che presiede ai genitali
INTERVENTI ESTETICI
Mai farli in Luna Crescente e in Luna Calante in ariete e capricorno



MASSAGGI E GINNASTICA MIRATA
MASSAGGI RILASSANTI E DEPURATIVI
Luna Calante
TONIFICANTI RIGENERANTI E DI PREVENZIONE
Luna Crescente
LINFODRENAGGIO
Luna Calante nei segni d’acqua
RIFLESSOTERAPIA E CURA DEI PIEDI
Il massaggio ai piedi ha effetto drenante e antistress con Luna Calante in pesci, rigenerante e preventivo in Luna Crescente in pesci. Sempre in pesci la cura dei piedi.
GINNASTICA MIRATA
Spalle: luna in gemelli; Schiena: in leone; Glutei e cosce: in sagittario; Occhi: in ariete; Stretching per dolori articolari: capricorno; Per favorire la circolazione nelle gambe: acquario
YOGA
I giorni più indicati sono quelli nei segni d’acqua. La Luna Calante favorisce il rilassamento e la crescente la concentrazione



DIETE

QUANDO FARLE
È meglio iniziare una dieta con la Luna piena e terminarla con la Luna nuova. Nei giorni di Luna piena ricordate di evitate i pasti calorici perchè vengono assorbiti completamente e dunque si tende ad ingrassare
DIETA LEGGERA
Con la luna in cancro e in vergine risulta più efficace
DIETA LIQUIDA
Per disintossicare l’organismo si può fare in Luna piena e nuova
BERE MOLTA ACQUA
Con luna in bilancia e scorpione ha effetti depurativi
SMETTERE DI BERE E FUMARE (IN GENERALE CAMBIARE ABITUDINE)
La Luna nuova è il momento migliore – non solo per la dieta - per dare un taglio netto alle cattive abitudini e cambiare stile di vita

Luna nei segni zodiacali e influenze sulla salute

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La luna influenza le maree, come pure si dice che influenzi la coltivazione, scandisce il ciclo mestruale delle donne e altro ancora...È opinione antica e diffusa ancora oggi che le fasi lunari, e in particolare il transito del satellite nelle costellazioni dello zodiaco, influenzino anche la salute: c'è chi ci crede e chi dice che non è vero.La mia personale filosofia promuove il rapporto uomo-natura: sono convinta che in questo periodo storico l'importanza di recuperarlo e di affiancarlo al progresso sia vitale per il benessere degli esseri umani. Per questo vi propongo il seguente post, e magari in futuro altri simili, da leggere non in chiave scientifica, ma in quella sopracitata.





LA LUNA IN ARIETE
In genere influenza testa, viso e organi di senso.
In questi giorni c'è un rischio maggiore di cefalee ed emicranie.
Si dovrebbero evitare stress e cibi importanti.
Elenco delle parti del corpo influenzate: testa, occhi, naso interno, orecchio interno (labirinto), mascella superiore. 
Patologie: nevralgie, vertigini, anemie, febbri, infiammazioni

LA LUNA IN TORO
Influenza mascella, denti, gola, orecchie, nonché la circolazione sanguigna.
In tali giorni è maggiore il rischio di raffreddori con mal d'orecchie, mal di gola e torcicollo.
Elenco delle parti del corpo influenzate: collo, nuca, orecchio medio (timpano), mandibola, labbra, cavo orale, faringe, laringe, tonsille, tiroide e paratiroidi, timo, ovaie. 
Patologie: malattie metaboliche, ormonali, della crescita, mal di gola, insonnia, demineralizzazioni, disturbi tiroidei.

LA LUNA IN GEMELLI
Influisce su spalle, braccia, mani, bronchi e su tutte le ghiandole.
In questi giorni si possono acuire le affezioni reumatiche e le allergie; particolarmente colpiti risultano essere i bronchi.
Elenco delle parti del corpo influenzate: spalle, scapole, clavicola, braccia, trachea, bronchi, polmoni. 
Patologie: malattie del sistema nervoso, delle vie respiratorie, allergie stagionali.

LA LUNA IN CANCRO
Agisce su petto, stomaco, fegato, polmoni, cistifellea e sistema nervoso.
In tali giorni ci si può prendere cura in modo speciale degli organi interni seguendo una dieta disintossicante a base di pietanze leggere e povere di grassi.
Elenco delle parti del corpo influenzate: stomaco, seno, sterno, regione epigastrica, utero. 
Patologie: disturbi della digestione, ipercloridria, ipersecrezione salivare, disturbi epatici, della gravidanza, nervosi.

LA LUNA IN LEONE
Influenza cuore, diaframma, circolazione, schiena e su sistema degli organi di senso. 
In questi giorni meglio non mettere a dura prova la circolazione sanguigna affaticandosi troppo.
Non sono rari cefalee e disturbi del sonno.
Elenco delle parti del corpo influenzate: cuore, arterie coronarie, regione dorsale, colonna vertebrale (potremmo aggiungere anche il fegato: chi ha un ascendente in questo Segno sovente accusa problemi epatici con iperbilirubinemia). 
Patologie: malattie cardiocircolatorie, angina pectoris, miocardite, febbri, lesioni della colonna vertebrale, atrofie muscolari.

LA LUNA IN VERGINE
Ha influenza sui processi di digestione, su intestino, milza, pancreas e circolazione del sangue.
In tali giorni è bene consumare cibi leggeri ricchi di fibre e tisane che tolgono il gonfiore.
Elenco delle parti del corpo influenzate: ventre, addome, intestini, appendice vermiforme, fegato, pancreas. 
Patologie: disturbi legati a malassorbimento delle sostanze nutritive e dei sali minerali, disturbi epatici, intestinali, intossicazioni.

LA LUNA IN BILANCIA
Agisce sui reni, sulle anche, sulla vescica, nonché sul sistema linfatico.
In questi giorni far attenzione alla cistite, evitare il freddo e l'umidità.
Inoltre è necessario bere molto.
Elenco delle parti del corpo influenzate: regione lombare, reni e surreni, fegato, apparato urinario. 
Patologie: nefriti, calcoli renali, uremia, lombaggini, squilibri ormonali, diabete

LA LUNA IN SCORPIONE
Influisce sugli organi sessuali, uretere e sistema nervoso.
In tali giorni è consigliata la prevenzione per i disturbi a questi organi, inoltre è presente il rischio di cistiti.
Elenco delle parti del corpo influenzate: organi genitali interni e esterni, retto, ano, apparato urinario, naso, milza. 
Patologie: disturbi, malattie o lesioni toccanti l’apparato genito-urinario, emorroidi, fistole, sinusite.

LA LUNA IN SAGITTARIO
Agisce  generalmente sulle gambe (dal ginocchio in su), sulle vene, sul sistema degli organi di senso.
In questi giorni si corre un rischio maggiore di dolori al nervo sciatico, dolori muscolari da sforzo e discopatie. 
Chi pratica sport, inizialmente dovrà evitare prestazioni impegnative.
Elenco delle parti del corpo influenzate: bacino, anca, sacro, coccige, ossa iliache, femore, nervo sciatico, vena safena, apparato muscolare, fegato, arterie. 
Patologie: disturbi del sistema muscolare, congestioni epatiche, sciatica, lussazioni dell’anca.

LA LUNA IN CAPRICORNO
Ha influenza su pelle, ossa e articolazioni, specie sulle ginocchia e sulla circolazione del sangue. 
In questi giorni si sconsigliano programmi sportivi ambiziosi.
Elenco delle parti del corpo influenzate: scheletro, cartilagini, denti, ginocchia, pelle, unghie, cistifellea. 
Patologie: disturbi dentali, ossei, demineralizzazioni, malattie cutanee, anemie.

LA LUNA IN ACQUARIO
Ha influenza sulle gambe (dal ginocchio in giù), sulle vene e su sistema linfatico.
Nei giorni corrispondenti i disturbi più comuni potrebbero interessare l'irrorazione sanguigna, gambe gonfie e pesanti, crampi al polpaccio.
Elenco delle parti del corpo influenzate: gambe, tibia, caviglie, midollo osseo, sistema nervoso, sistema circolatorio.
Patologie: disturbi e malattie della circolazione, flebiti, crampi, distorsioni alla caviglia, patologie del midollo.

LA LUNA IN PESCI
Agisce su piedi e su sistema nervoso.
Oltre ai problemi tipici della zona plantare, possono manifestarsi in tali giorni nervosismo, sbalzi d'umore e disturbi del sonno.
In questi due-tre giorni 'effetto dei farmaci è potenziato.
Elenco delle parti del corpo influenzate: piedi, corteccia cerebrale, ipotalamo.
Patologie: intossicazioni, depressioni, disturbi psicosomatici, fratture ai piedi, vertigini, disturbi del metabolismo, allergie.



Da sapere:  sono sconsigliati gli interventi chirurgici nei giorni in cui la luna si trova nel segno che domina la parte del corpo corrispondente. Meglio evitare di programmarli anche in Luna Nuova o Piena , ma scegliere se possibile la fase calante

Cambia il tuo sguardo

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I 18 principi del Dalai Lama

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1) Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grandi risultati comportano un grande rischio.


2) Quando perdi, non perdere la lezione.


3) Segui sempre le 3 "R": Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.


4) Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.


5) Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.


6) Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.


7) Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo.


8) Trascorri un po' di tempo da solo ogni giorno.


9) Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.


10) Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.


11) Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.


12) Un'atmosfera amorevole nella tua casa dev’ essere il fondamento della tua vita.


13) Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato.


14) Condividi la tua conoscenza. E' un modo di raggiungere l'immortalità.


15) Sii gentile con la Terra.


16) Almeno una volta l'anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima.


17) Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l'uno dell'altro.



18) Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo. 

Le canzoni del buonumore

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Come forse saprete, la musicoterapia, attraverso l’ascolto di canzoni con ritmi e suoni allegri, secondo valenti studiosi è un ottimo rimedio per stimolare il buon umore, combattere la depressione e lo stress.
Un gruppo di ricercatori della Glasgow Caledonian University, in Gran Bretagna, ha stilato una lista di canzoni interpretata da cantanti di fama internazionale che metterebbero (d’obbligo usare il condizionale) allegria  e aiuterebbero a risollevare il morale:


 Ecco la top ten delle “canzoni del buonumore”:
“Sexual Healing” – Marvin Gaye
“Comfortably Numb” – Pink Floyd
“Last Night a DJ Saved My Life” – Indeep
“Cold Turkey” – John Lennon 
“Healing Hands” – Elton John  
“Wonderful Life” – Black
“More Than A Feeling” – Boston
“Alright” – Supergrass
”What a Wonderful World” – Louis Armstrong
“I Will Survive” – Gloria Gaynor.


…e quelle invece che si farebbe meglio ad evitare.
"Cigarettes and Alcohol" - Oasis;
"The Drugs Don’t Work" -  The Verve;
"Cardiac Arrest" -  Madness;
"Heaven Knows I’m Miserable Now" The Smiths;
"Why Does It Always Rain On Me?" - Travis;
"Insane in the Brain" - Cypress Hill;
"Manic Monday" - The Bangles;
"Leave Me Alone" -  New Order;
"Everybody Hurts" -  Rem;
"Another One Bites the Dust" – Queen



Opinione personale:

Mah... sinceramente non ho idea di quali criteri abbiano adottato per stilare questa classifica! Comunque io sono un'appassionata di musica e la scelta di queste canzoni mi sembra alquanto singolare!
Niente da dire su What A Wonderful World, alla quale mancano solo gli uccellini di sottofondo, e il pezzo della Gaynor potrebbe andar bene, anche se si parla specificamente di ripresa dopo una delusione amorosa... ma la canzone dei Boston? Non mi risulta che mi dia così tanto buonumore, o forse l'hanno associata al fatto che è la sigla del telefilm Scrub???
Per le canzoni negative troviamo invece una gran quantità di musicisti inglesi. Gli Smiths ovviamente non potevano mancare, con la loro fama di band deprimente per eccellenza, ma che c'entrano The Bangles?
Poveracci i REM: Everybody Hurts è una canzone magnifica ed io la adoro, forse sarà anche triste ma allo stesso tempo è incoraggiante. 
Per quanto riguarda i Queen tutto pensavo fuorché che la verve di Freddie Mercury potesse essere deprimente!

Chiuso il blog su salute e bellezza e... nuove pagine

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... bye bye al 90% del materiale, un po' mi spiace ma alla fine mi sono decisa.
Intanto, nella pagina "archivio bellezza e salute" trovate un paio di post che erano pubblicati sul blog, nello specifico questi:

  • ABC completo sull'utilizzo delle erbe
  • introduzione alla cristalloterapia e schede di alcuni cristalli
  • maschere per capelli fai-da -te
  • introduzione ai chakra

Inoltre nell'elenco pagine ne troverete anche una nuova dedicata alle ricette (i miei cavalli di battaglia!) che verrà aggiornata nel tempo....!

Lo Hobbit: illustrazioni di Alan Lee

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Tra tutti gli illustratori di Tolkien, ad Alan Lee spetta il posto principale, non solo per la qualità dei suoi disegni e dipinti, ma anche perché è stato proprio lui, assieme a Howe, a coadiuvare Peter Jackson nella creazione visiva dei film.
Le illustrazioni per "Lo Hobbit" videro la luce nel 1997, e sono decisamente una spanna al di sopra di tutte quelle degli altri illustratori tolkieniani.
Ormai Alan Lee, attraverso la sua interpretazione, ha fatto la propria parte nel contribuire alla creazione del nostro immaginario del mondo di Tolkien.

















Lo Hobbit: le illustrazioni di Tolkien

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Ricordo che quando aprii questo libro, una decina e più d'anni fa, fui abbastanza sorpresa scoprendo che le illustrazioni erano di Tolkien... penso che, di certo, uno scrittore fantasy più degli altri abbia sempre in testa le immagini di ciò che crea, e saper disegnare dev'essere un vantaggio perché gli permette finalmente di dargli una forma fissandole su carta.
E Tolkien era abbastanza bravo, queste illustrazioni sono deliziose. Non sono in ordine, abbiate pazienza. Dovrebbero essere tutte con eccezione delle mappe (almeno queste sono tutte quelle presenti nella mia edizione); recentemente è uscito un volume intitolato "The Art of The Hobbit" che raccoglie ulteriori schizzi e disegni inediti dell'autore riguardo a quest'opera.
Ormai le uscite sul materiale grezzo tolkieniano (appunti, scritti incompiuti, disegni ecc...) non si contano: mi chiedo cosa faranno quando non sarà più possibile raschiare il fondo...
È un business, certo, ma per fortuna possiamo sempre rifugiarci nella semplice bellezza del racconto e di questi disegni.















Una critica di stile ai maschi (quasi tutti)

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Voi che vi lamentate se la vostra lei esce di casa sfatta e senza trucco, e che giudicate le ragazze per strada da come appaiono, voi siete i primi a non avere cura del vostro look.
Ovviamente non si fa di tutta l'erba un fascio, la mia "critica" si rivolge specialmente ai ragazzi più giovani... È veramente raro, rarissimo, al giorno d'oggi, vedere un uomo che vesta con gusto. Non solo, una buona metà non rientra neppure nei limiti della decenza!
E già. perché c'è ancora chi è convinto che le mutande a vista, le scarpe da ginnastica rovinate di tre anni fa e i capi con scritte giganti dei nomi dei brand siano "cool"...
Buona parte dei maschi sembra avere una vera e propria repulsione per giacche e camicie (quest'ultima uno degli indumenti più sexy che abbiano a disposizione): a parte che ne esistono di tutti modelli, quindi anche giovanili e spiritose, ci può anche stare che uno le odi oppure voglia stare comodo ma... alcuni non le indossano neppure nelle occasioni cerimoniali!!!
L'allergia verso qualsiasi capo classico/elegante è generalizzata, e qualora lo si scelga, lo si sceglie semrpe secondo un'ottica omologata, senza interpretarlo con personalità.
Ecco... dalla mancanza di stile traspare mancanza di personalità (e di cura verso se stessi, per la serie: "ho bisogno della mamma/fidanzata che si curi delle mie cose!").
Alcuni cerebrolesi riterranno perfino che vestirsi bene sia da gay (i quali in effetti, nella maggior parte dei casi, sono i soli a mostrare un po' di buon gusto) e perciò si sentiranno autorizzati a vestirsi come uomini di montagna. Altri faranno discorsi del tipo "la moda è roba da femmine, così come il calcio è roba da maschi"... povere noi!
In quanto donna che si prende cura di se stessa, mi sento in diritto di rifiutare questo tipo di personaggi!
Cari uomini, non dico che dovete vestirvi tutti come Mr. Big di Sex & The City, ma almeno una via di mezzo tra Big e il Monnezza ce la dovete!



Eleganza è

mettersi in mostra silenziosamente

- GRACE -



Claymore

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Claymore è in assoluto l’anime più violento che abbia visto sinora, non c’è paragone neppure con Hokuto No Ken: qui sangue, interiora, mostri, arti mozzati a non finire e altre violenze abbondano, e con l’andare avanti degli episodi forse ci vuole lo stomaco forte…
È la storia di queste bellissime e fiere guerriere, le Claymore, simili nell’aspetto perché tutte coi capelli biondi e gli occhi chiari, ma diverse l’una dall’altra per personalità e tecniche di combattimento, per metà umane e per metà yoma, cioè demoni che si cibano di esseri umani.
Le guerriere Claymore vengono create e utilizzate da un’occulta organizzazione che le manda in missione a protezione degli esseri umani ogni volta che c’è uno yoma da uccidere.
Non hanno un’esistenza normale, sono “consacrate” al combattimento, e per di più finiscono loro stesse per risvegliarsi, cioè per trasformarsi in yoma, quando, dopo aver combattuto mille battaglie, il sangue demoniaco che sfruttano ha il sopravvento su di loro. In quel caso l’unica cosa che possono fare è chiedere a una delle loro compagne di tagliar loro la testa, prima di perdere definitivamente la coscienza umana.
Claire è una Claymore molto particolare: nel suo corpo sono state impiantate le carni di Teresa, una fortissima guerriera Claymore del passato che si era legata a lei, salvandola, e che fu uccisa davanti ai suoi occhi da una Claymore risvegliata chiamata Priscilla. È per vendicare Teresa che Claire diventa una Claymore, con l’obiettivo di uccidere Priscilla; durante il suo viaggio incontra un ragazzino umano, Raki, con il quale instaura un legame molto profondo…
L’anime è disegnato benissimo, ed ambientato in un  mondo simil-medievale, potete trovare tutte le puntate in italiano su youtube (senza censura, per fortuna!). Mi è piaciuto molto per il soggetto e per il fatto che finalmente è un’anime incentrato completamente attorno a personaggi femminili (le Claymore infatti sono solo femmine)!
Purtroppo, seguendo questa assurda tendenza che è ormai prassi degli ultimi anni, è stato prodotto con il manga ancora in corso, il che naturalmente fa si che gli ultimi episodi abbiano una fine diversa.
L’autore del manga è Norihiro Yagi.

Giudizio anime
Animazione: 9
Trama: 7 (irrimediabilmente rovinata nel finale)
Caratterizzazione dei personaggi: 7
Voto finale: 8



Le Claymore sono divise in gerarchie ed identificate ognuna da un simbolo (che portano sull’armatura) e da un numero: più alto è il numero, più la guerriera è forte; le guerriere dal 5 in sù in pratica sono su un livello completamente differente rispetto alle altre. Claire ha il numero 47, in altre parole è l’ultima.
Le seguenti sono le guerriere principali nella storia. La prime tre sono le mie preferite:




Irene
Ilena o Irene, era la numero 2 ai tempi di Teresa, divenuta la numero tre dopo l’arrivo di Priscilla.
La sua tecnica è quella della “spada fulminea”, ovvero riesce a tirare dei fendenti così veloci che l‘avversario non riesce neppure a vederli: ciò è possibile perché Irene sguaina e rinfodera la spada col braccio nel quale ha concentrato tutto il proprio yoriki.
Irene ha un aspetto efebico e glaciale, somiglia quasi ad un’elfa con le sue orecchie a punta, la pelle diafana e i lunghi capelli biondi/bianchi.
Dopo il risveglio di Priscilla viene creduta morta: in realtà però è viva, anche se ha perso un braccio. Passa i successivi anni a nascondersi dall’organizzazione, fino a quando non salva Claire da Ophelia, e capendo le sue intenzioni la allena, insegnandole la sua tecnica, e le dona l’unico braccio che le è rimasto, in modo che possa vendicare Teresa.
Questo gesto è fortemente simbolico, perché all’epoca era stata Irene, commettendo un grave errore di valutazione, quella che tra tutte aveva più incentivato la presenza di Priscilla e l’aveva spinta a combattere contro Teresa: ora invece sarà proprio col suo braccio che Claire combatterà per uccidere Priscilla.
Irene rimane dunque senza braccia, e viene presumibilmente uccisa da Raffaella, anche se la scena non viene mostrata.
Il nome di Irene in greco significa “pace”; forse si riferisce al fatto che la guerriera per effettuare la sua tecnica ha dovuto imparare a mantenere una perfetta calma interiore.
Irene all’apparenza è fredda ed è un’ottima stratega, in realtà però prova dolore per quello che è successo a Teresa, e capisce l’importanza del legame tra lei e Claire.
È la mia claymore preferita.



Ophelia
Ophelia, la numero 4, è una claymore temibile non solo per gli yoma, ma per le sue stesse compagne perché ha un carattere crudele e spietato.
La sua tecnica peculiare è la "spada dell'onda", che ottiene semplicemente muovendo il braccio in un certo modo.
È molto forte, pericolosa, e non ha scrupoli ad uccidere chiunque: durante lo scontro con Claire si comporta in modo alquanto infantile e apparentemente senza senso, e quasi uccide sia lei che Raki.
In seguito, dopo essere stata ferita mortalmente da Irene, non si accorge neppure di essersi risvegliata e di essersi trasformata in un enorme mostro dalle fattezze di serpente.
In realtà Ophelia odia gli Yoma perché in passato Priscilla ha ucciso il suo fratellino, e presumibilmente la cosa deve averla traumatizzata talmente da averle fatto perdere la ragione, tanto che Ophelia ha persino rimosso il ricordo del fratello.
Si scontra di nuovo con Claire, ora più forte, e viene uccisa da lei; sul finire dello scontro recupera il ricordo del fratello.
Ophelia ha un aspetto delicato, quasi indifeso, e capelli raccolti in una treccia. Il suo nome deriva dall’omonimo personaggio della tragedia shakesperiana, quell’Ofelia che impazzisce perché non riesce a sopportare il dolore della morte del padre, e si suicida gettandosi nel fiume.
Anche questa Claymore muore in un fiume, e nell’attimo finale sembra recuperare la propria umanità: l’ultima scena in cui si vede Ophelia immersa nell’acqua, con i capelli sciolti, è un chiaro richiamo alle rappresentazioni pittoriche del personaggio di Shakespeare.



Undine
Undine, la numero 11, fa la sua comparsa durante la Grande Guerra del Nord, ed avendo un numero alto viene messa a capo di un gruppo di sue compagne.
Appare come una donna forte, dall’aspetto possente e muscoloso, e porta sempre con sè due spade, a differenza di tutte le altre Claymore, che ne usano soltanto una. Sembra essere sboccata ed irrequieta, con un carattere arrogante e scontroso.
In realtà il vero aspetto di Undine è quello di una donna gracile: ecco perché lei usa il suo yoriki per modificare il proprio corpo ed apparire più forte. Anche la sua personalità sembra essere esattamente opposta a quella che vuole far apparire: durante la Guerra del Nord, Jean scopre che Undine è in realtà fragile ed insicura, e la rassicura dicendole che non deve caricarsi di tutto da sola, ma fare affidamento anche sulle sue compagne.
Il vero motivo per cui Undine porta un’altra spada con sé è che quella spada apparteneva ad una sua amica, ora morta, che lei non era riuscita a difendere: da quel giorno la guerriera promise a se stessa che avrebbe fatto di tutto per essere più forte.
Purtroppo Undine muore nello scontro contro Riccardo, il Re Leone dagli occhi d’argento, ed in suo ricordo Jean prende la sua spada, proprio come Undine aveva fatto con l’amica.
Undine è il personaggio di una famosa favola (ho postato alcune illustrazioni di Arthur Rackham qui).



Teresa
Teresa era la numero 1, ed era chiamata “Teresa del Sorriso” per via dell’enigmatico sorriso che le compariva sulle labbra mentre combatteva uno yoma.
Si diceva di lei che fosse tanto spietata quanto bella: il suo viso assomigliava a quello di una bambola ed i suoi bellissimi capelli biondi erano la parte di sé che Teresa diceva di preferire.
Cambia profondamente dopo l’incontro con Claire, affezionandosi a lei sempre di più e prendendo infine la decisione di smettere di essere una guerriera Claymore, pur sapendo benissimo che verrà perseguitata dall’organizzazione per la sua diserzione. Tenta anche di separarsi da lei per proteggerla, ma alla fine capisce quanto Claire abbia bisogno di lei (e viceversa).
Paradossalmente è forse l’influsso di Claire su Teresa ad “ammorbidire” la sua mano quando sta per giustiziare Priscilla per la prima volta: Teresa la risparmia, una cosa che forse prima non avrebbe mai fatto, commettendo così l’errore che le costerà la vita.
Nel combattimento, la distanza tra Teresa e le altre Claymore è abissale: non solo Teresa eccelle in qualsiasi campo (anche a questo è dovuto il suo soprannome: perché non c’è una cosa in particolare in cui si distingua) ma non ha neppure bisogno di liberare il suo yoriki per combattere, cosa che per le sue colleghe ha semplicemente dell’incredibile. Lei stessa è fortemente sensibile allo yoriki altrui, riuscendo a percepirlo con estrema precisione, e ciò le conferisce superiorità in battaglia.


Miria
Mira o Miriam “del miraggio”, la numero 6, è chiamata così perché la sua tecnica consiste nel creare delle illusioni della sua immagine per confondere il nemico, in modo da non venire colpita.
Conosce Claire, Deneve e Helen durante una spedizione contro un risvegliato e lega molto con loro, stringendo un patto: a legarle è il fatto di essersi tutte parzialmente risvegliate.
È molto matura ed esperta nel combattimento, oltre che posata, ed il suo nome dovrebbe venire  dalla parola “mirage”.

Deneve
La numero 15, compagna di Helen

Helen
La numero 22, compagna di Deneve

Jean
La numero 9, viene salvata da Claire quando ormai, torturata nell’antro dell’abissale Riful, si era quasi risvegliata completamente (il suo corpo da risvegliato aveva assunto l’aspetto di un enorme farfalla).
Da allora giura fedeltà assoluta a Claire, e la sostiene in ogni battaglia.
La sua tecnica personale consiste nella sua capacità di girare su se stesso il braccio ben 21 volte: ciò le permette di sferrare il fendente più potente tra tutte le Claymore.



Galatea
La numero 3, viene inizialmente spedita a punire Claire, ma combattendo assieme a lei e con Jean contro il risvegliato di Riful, comprende la situazione e alla fine le lascia andare, anche se hanno disertato.
Il suo potere le permette di avvertire lo yoriki e le sue variazioni ad un’enorme distanza

Raffaella
La numero 5; ha i capelli corti e un occhio sfigurato, che doveva avere così ancor prima di diventare una Claymore.
Apparentemente fedele all’organizzazione, viene inviata sulle tracce di Calire e di Irene, e presumibilmente uccide quest’ultima.
Il suo nome dovrebbe derivare da quello dell’Arcangelo Raffaele, uno dei 3 arcangeli più importanti, che presidia alla guarigione alla medicina, nonché ai viaggi e al matrimonio.



Flora
La numero 8. Proprio come Claire e Irene, la sua abilità è quella di tirare dei colpi estremamente veloci.
Ha i capelli mossi che le incorniciano il viso ed un aspetto gentile. Presumibilmente il suo nome si richiama a quello dell’omonima dea greca, protettrice della vegetazione (nei quadri spesso rappresentata con capelli mossi).