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n.8: "Darkness" - Peter Gabriel

Author: Grace / Etichette: , ,

Gabriel è praticamente perfetto come autore di testi.
Questa canzone l'ho scoperta grazie alla recente cover di Tarja Turunen, che l'ha inserita nel suo ultimo album Colors In The Dark (di cui ho già parlato).




Sono spaventato dal nuotare nel mare
Ombre scure si muovono sotto di me
ogni paura che inghiotto mi rende piccolo
accadono cose senza senso
Allarmi suonavano
Ricordi si risvegliano


Non è cosi che dev’essere

Ho paura di quello che non conosco
Odio essere minato
Ho paura di essere un uomo diabolico
ho paura di essere divino
Non mi provocare, la mia miccia è corta
Sotto questa pelle sono rinchiusi questi frammenti

Quando permetto che ciò accada
Non c'è controllo su di me
Ho le mie paure
Ma loro non mi posseggono

Camminando nel sottobosco
verso la casa tra gli alberi
più mi addentro, più diventa scuro
Scruto attraverso la finestra
Busso alla porta
e il mostro
da cui ero cosi impaurito
se ne sta rannicchiato sul pavimento
E' rannicchiato sul pavimento, proprio come un bambino

Piango fino a ridere

Ho paura di essere materno
con le mie palle chiuse nel recinto
Ho paura ad amare le donne
Ho paura ad amare gli uomini
Flashback ritornano ogni notte
Non dirmi che tutto va bene

Quando permetto che ciò accada
Non c'è controllo su di me

Ho le mie paure
Perciò non è colpa mia


Camminando nel sottobosco
verso la casa tra gli alberi
più mi addentro, più diventa scuro
Scruto attraverso la finestra
Busso alla porta
e il mostro
da cui ero cosi impaurito
se ne sta rannicchiato sul pavimento
E' rannicchiato sul pavimento, proprio come un bambino

Piango fino a ridere



INTERPRETAZIONE TESTO
Il tema di questo brano è ovviamente la paura, la sua irrazionalità e la difficoltà nel gestirla. L'artista si serve di alcune immagini, alternate con la descrizione del suo stato d'animo; il testo va di pari passo con la musica.
La prima strofa spiega le dinamiche nell'aver a che fare con le paure (le "ombre scure che si muovono nel mare"): esse sono sempre in agguato; lui ne è cosciente e teme che possano prendere il controllo, infatti "ogni paura che inghiotte lo fa diventare piccolo", ovvero più impotente.
Il verbo inghiottire è una favolosa trovata: fa subito pensare a qualcosa che si mangia e di rimando allo stomaco (cioè la parte del corpo che la paura prende), inoltre dà l'idea di un'azione passiva: non può far altro che inghiottirle, perché non può combatterle; infine, ricordiamo che lui stava nuotando nel mare, e quindi può inghiottire l'acqua di mare.
Procediamo con quello che accade: quando la paura ha la meglio accadono cose senza senso, accadono all'improvviso, così come vengono chiamati in causa ricordi che riaffiorano senza una ragione precisa, a peggiorare la situazione.
"Non è così che dev'essere" è la terribile constatazione del proprio limite, a cui subito segue la rabbia, espressa sia nel mutamento della musica che del tono del cantante: sinora era come se fosse rimasto "calmo" ad osservare le cose dall'esterno. In realtà l'intera canzone è tutto un alternarsi di stati calma-panico.
Dalle parole, sembra che la persona che sta parlando trovi quasi ripugnante non avere controllo, e ciò ci fa supporre che si tratti di una persona che si sforza sempre di mantenersi fredda e di apparire come tale, mentre in realtà, internamente, le risulta difficile avere a che fare con le emozioni.
Il culmine della strofa è la minaccia: non conviene giocare con lui quando è in quello stato alterato, perché "la sua miccia è corta".
Eccoci quindi ai versi principali: la frase "Quando permetto che ciò accada" fa riflettere perché esprime un profondo rifiuto e il fatto di non riuscire ad accettare che non sia colpa sua (è inutile sforzarsi di controllarsi... è la natura umana; allo stesso tempo non bisognerebbe neppure arrendersi e lasciarsi andare a reazioni sconsiderate).
La questione è spinosa ed ognuno può pensarla diversamente al riguardo, ma rimane il fatto che la paura è un sentimento radicato molto a fondo nell'animo umano, presente fin dalle origini della razza e che ci accomuna agli animali. Eppure è diversa per ognuno, perché attinge linfa dal nostro passato e dalle nostre debolezze, la parte più oscura dalla quale non possiamo mai a liberarci.
Basterebbe pensare a quante volte durante una giornata la paura influenzi le nostre decisioni, il nostro rapporto con gli altri, i nostri pensieri... in altre la parole, la nostra vita. Probabilmente lo scopo del pezzo è farci capire proprio questo; anche se non possiamo controllare le nostre paure (nella maggiorparte dei casi), esserne consapevoli è un  primo passo ed è importante. 
Gabriel canta: "Ho le mie paure, ma loro non mi posseggono" come se fossero diventate un qualcosa con una vita propria, che vive al di fuori di lui. Ciò accade appunto perché la loro natura è insondabile, sembra quasi aliena. Però il verso può essere inteso anche in un altro modo, positivo: "possiedo le mie paure, ma loro non possiedono me".
Con maestria l'autore crea per l'ascoltatore una scena che riflette perfettamente ciò che intende esprimere: una persona si addentra in un bosco oscuro (simbolo per eccellenza dello smarrimento, basta pensare a Dante), che più va avanti più diviene inquietante. Alla fine del suo viaggio (ricerca dentro se stesso) giunge ad una casa (se stesso), dalle finestre della quale vede un bambino (la sua parte infantile) che piange spaventato sul pavimento. Dunque, come ho detto prima, l'io infantile è quello in cui si annida la paura. Il fatto che il protagonista bussi alla porta, ovvero l'entrata principale, e che il bambino non venga ad aprire perché continua a piangere terrorizzato, ci fa sembrare che a dare i colpi sia la parte razionale - l'adulto - che ha che fare con la parte irrazionale/infantile: due mondi che col passare del tempo si sono distanziati sempre di più ed ora non riescono più a dialogare...
L'uomo piange sino a ridere (invece di solito si dice "ridere sino alle lacrime") di se stesso, poiché si è accorto che la paura che tanto lo aveva messo in difficoltà, in realtà ha delle cause ridicole!
La strofa che segue è ovviamente una ripetizione delle cose già dette prima, seguita ancora da parole di rilascio, e finalmente alla constatazione "non è colpa mia" (che comunque rimane pure una scusa puerile).

n.4: "Disarm" - Smashing Pumpkins

Author: Grace / Etichette: , ,

Questa è tra le mie 100 canzoni preferite in assoluto. Quando penso a Disarm mi viene subito in mente la drammaticità, espressa sia dalla musica che dal testo, l'espressione di un'emozione molto forte che ha a che fare con il rancore e il rimpianto, ma che in qualche modo si chiude con un accenno di tenerezza, quello del sorriso. Qui c'è la spiegazione che ne ha dato Billy Corgan. 
Lui è il tipo di autore che amo, sensibile e viscerale.




Disarm you with a smile
And cut you like you want me to
Cut that little child
Inside of me and such a part of you
Ooh, the years burn

I used to be a little boy
So old in my shoes
And what I choose is my choice
What's a boy supposed to do?
The killer in me is the killer in you
 My love
I send this smile over to you

Disarm you with a smile
And leave you like they left me here
To wither in denial
The bitterness of one who’s left alone
Ooh, the years burn
Ooh, the years burn, burn, burn

I used to be a little boy
So old in my shoes
And what I choose is my voice
What's a boy supposed to do?
The killer in me is the killer in you 
My love

I send this smile over to you
 The killer in me is the killer in you
Send this smile over to you
The killer in me is the killer in you
Send this smile over to you
The killer in me is the killer in you
Send this smile over to you


INTERPRETAZIONE DEL TESTO
Ti disarmo con un sorriso, il primo verso, è sicuramente la frase-chiave: sono le parole di qualcuno che ormai non ha più la voglia - o la forza - per reagire nel modo che ha fatto sino ad allora ed è stato perfettamente inutile. Al posto della durezza delle parole, al posto della violenza, arrivati a questo punto, è come se si volesse stupire l'interlocutore con un sorriso che non si aspetta.
Infatti successivamente parla del bambino interiore, la parte più fragile di un essere umano, quella infantile, la più profonda a venire ferita. In un certo senso, l'autore è perfettamente cosciente della ferita che sta inferendo (e che ha lui è stata inferta molte volte), ma in queste parole, secondo me, sono riscontrabili anche un certo senso di colpa e rammarico: lui non vorrebbe farlo, se potesse lo eviterebbe.
Gli "anni bruciati" (the year burns) sono il precedente che sta dando vita a questa reazione, come è ovvio. Ci agganciamo così al refrain, che parla del passato (Ero solito essere un ragazzino/Così vecchio nelle mie scarpe/E ciò che scelgo è la mia scelta/Cosa deve fare un ragazzo?/L'assassino in me è l'assassino in te/Amore mio).
The killer in me is the killer in you, my love è uno dei versi più belli che io abbia mai ascoltato; se estrapolato dal contesto del brano, può assumere questo significato: ognuno di noi è un "assassino" in quanto capace di ferire gli altri, e tutti dovremmo esserne consapevoli, proprio come Corgan, che sa che il male che vede nell'altro è anche in se stesso, e non si mette al di sopra, bensì sullo stesso piano. È un riconoscimento dell'umana debolezza, ma non è arrendevolezza, infatti il ritornello si chiude con una nota positiva: my love, amore mio, come a dire "ti voglio bene, nonostante tutto quello che mi hai fatto" oppure "dopotutto, anche se siamo fatti così, c'è anche dell'altro, perché siamo anche capaci di amare". Quindi non si tratta di qualcuno che è stato completamente rovinato dall'odio, dato che è ancora capace di fare questo gesto di dolcezza.
Mi ricorda un altro verso di una bellissima canzone dei Placebo, "Battle For The Sun", in cui Brian Molko canta: dream brother, my killer, my lover.
Anche I send this smile over you è un bellissimo verso... forse, più che un verso è una figura: "send" proprio come quando si spediscono le lettere, un messaggio per qualcun altro, e "over" come qualcosa che arriva su di te, ma non ti tocca (dall'altra parte rimane l'insensibilità del suo interlocutore).
La seconda strofa ribadisce i sentimenti provati da chi canta, che è stato "lasciato solo ad appassire nella negazione" e così si è consumato negli anni... Quando dice che era un ragazzino già vecchio per la sua età, racconta del suo sentirsi impotente (what's a boy supposed to do?). Però neppure adesso la situazione è cambiata: non può far nulla a parte mandare quel sorriso...
In questo testo c'è qualcosa di definitivo: come ho detto all'inizio, è come se il sorriso fosse il gesto conclusivo di una storia di dolore che si è protratta troppo a lungo. In qualche modo però, il sorriso è sempre una cosa positiva, una piccola dichiarazione d'amore.

The killer in me is the killer in you, my love...


Traduzione e spiegazione di "Warning" dei Green Day

Author: Grace / Etichette: , , ,




Questo è un annuncio di pubblica utilità
è solo una prova
Qualsiasi protesta contro l'evacuazione d'emergenza
può compromettere la vostra capacità di azionare i macchinari
Non so dire cosa significhi esattamente per me
State alla larga dai bambini
Non parlate agli estranei
Ricavate la vostra filosofia da un adesivo per paraurti

Avviso, vivere senza preavviso
Avviso, vivere senza preavviso

Famiglie meno incasinate e comunità blindate?
Vi siete ricordati di pagare le bollette?
Attenzione: sigillo di polizia: non vi conviene oltrepassare
Chi è quello davvero pericoloso, io o lo sbirro?
Igienizzazione, data di scadenza, mettere tutto in discussione?
O tenere la bocca chiusa ed essere vittima dell'autorità

Avviso, vivere senza preavviso
Avviso, vivere senza preavviso

Famiglie meno incasinate e comunità blindate?
Vi siete ricordati di pagare le bollette?
Attenzione: sigillo di polizia: non vi conviene oltrepassare
Chi è quello davvero pericoloso, io o lo sbirro?
Igienizzazione, data di scadenza, mettere tutto in discussione?
O tenere la bocca chiusa ed essere vittima dell'autorità

Avviso, vivere senza preavviso
Avviso, vivere senza preavviso
Questo era un annuncio di pubblica utilità
era solo una prova


Interpretazione del testo La titletrack, che dà anche il titolo all'album, è uno di quei pezzi del disco che mettono in luce, in maniera chiara, una precisa presa di posizione. In questo caso, come pure in "Minority" (uno dei miei pezzi preferiti in assoluto dei GD), si parla del rapporto società-individuo. A partire già dal terzo verso (Emergency evacuation protest/May impair your ability to operate machinery) che in pratica dice questo: alla società non importa se vai a picco, l'importante è che tu svolga la tua "funzione", e dunque anche durante una situazione d'emergenza devi restare al tuo posto e fare il tuo lavoro, perché sei parte di un sistema (che deve dare profitto). I versi successivi (Can't quite tell, just what it means to me... ecc...) criticano la morale sociale utilizzando luoghi comuni ("non parlate agli estranei") che in realtà valgono ben poco, perché in questo caso, anche se parlare agli estranei è riconosciuta come una cosa comunemente pericolosa, in realtà ci sono ben altri "pericoli" nella società moderna, nascosti e molto più infidi rispetto a quelli considerati dalla gente. Tenendo conto del tema della canzone, cioè l'esortazione a vivere e a pensare con la testa propria, questi ultimi versi si potrebbero interpretare anche più semplicemente, ovvero come un invito di ribellione alla sacrosanta morale della massa. Il verso Get your philosophy from a bumper sticker, avvalora entrambe le ipotesi, ma allo stesso tempo secondo me può essere interpretato in due modi: uno negativo, in cui, come si faceva nei versi precedenti, si dice che in questa società si può trarre la propria morale da cose abbiette, come un adesivo paraurti; uno positivo, in cui si tratta di una proposta, ovvero: "prendi pure la tua filosofia da un adesivo per paraurti, se ti va" (l'importante è che sia tu a scegliere, che tu sia libero).

Nella seconda strofa è contenuto un verso fenomenale: Is the cop or am I the one that's really dangerous. Questo verso mi ricorda molto l'inizio di "Guns of Brixton" dei Clash (Quando prenderanno a calci la tua porta Come conti di uscirne? Con le mani in alto O sul grilletto della pistola? ), nel quale in pratica si dice che puoi scegliere se perdere senza reagire, o perdere combattendo, e quindi con dignità.
Qui si dice una cosa analoga: siamo sicuri che sia lo sbirro, che rappresenta la società, e non io ad essere più pericoloso? È un'incitazione a ribellarsi contro le ingiustizie che vediamo, ed allo stesso tempo una dichiarazione della rabbia che queste generano.
Infatti alla fine della strofa si dice: "metti tutto in discussione, oppure tieni la bocca chiusa e rimani vittima dell'autorità".
Questi versi sono la chiave dell'intera canzone, il cui significato si potrebbe riassumere così: "pensate con la vostra testa, invece di accettare passivamente quello che la società vi propone, perché alla società non importa niente di voi, se non per il fatto che vive sulla vostra pelle. Quindi, se credete che sia il caso, fatevi sentire, ribellatevi!". 
Il fatto è che prima poi si arriva al punto in cui gli interessi del singolo e quelli della maggioranza non combaciano, ed allora bisogna scegliere cosa fare: o si rinuncia a qualcosa, oppure ci si ribella per difenderla.
Infine, ai versi conclusivi (che poi sono quelli di apertura) dò un'interpretazione personale: Billie Joe non vuole imporre a nessuno il suo punto di vista, è come se avesse voluto solamente mettere in luce i concetti. Spetta ad ognuno decidere.
Spero di essermi spiegata bene, comunque per comprendere ancora meglio l'argomento basta che andate a leggervi la traduzione di "Minority", il cui testo è ancora più esplicito a riguardo.

Traduzione e spiegazione di "Storytime" dei Nightwish

Author: Grace / Etichette: , , , ,

Era la notte prima
quando in tutto il mondo
non ci furono più parole, nè sogni
Poi un giorno
uno scrittore davanti a un fuoco
Immaginò tutto di Gaia
e fece un viaggio nel cuore di un uomo-bambino...



Un pittore sulla riva
immaginò tutto il mondo
dentro un fiocco di neve sul palmo della sua mano
Tolto dalla cornice dalla poesia
Una tela di timore
Il pianeta terra ricadeva tra le stelle



Io sono la voce di una terra che non è mai esistita
L’innocenza, i sogni di ogni uomo
Sono la culla vuota di Peter Pan
Un aquilone che vola nel cielo blu
Ogni camino, ogni chiaro di luna
io sono la storia che tu leggerai come reale
ogni ricordo a cui terrai di più



Io sono il viaggio
io sono la destinazione,
io sono la casa
il racconto che legge te
Un modo per assaporare la notte
L’inafferabile
Segui la follia
Alice, lo sai una volta lo fece



L’immaginario, un emporio di sogni
Accarezza le favole
E loro ti faranno sognare davvero
Il gioco di un cantore di storie
Labbra che intossicano
Il cuore di tutta la vita
è uno scrigno illimitato di favole



Io sono la voce di una terra che non è mai esistita
L’innocenza, i sogni di ogni uomo
Sono la culla vuota di Peter Pan
Un aquilone che vola nel cielo blu
Ogni camino, ogni chiaro di luna
io sono la storia che tu leggerai come reale
ogni ricordo a cui terrai di più


Io sono la voce di una terra che non è mai esistita
L’innocenza, i sogni di ogni uomo
Sono la culla vuota di Peter Pan
Un aquilone che vola nel cielo blu
Ogni camino, ogni chiaro di luna
io sono la storia che tu leggerai come reale
ogni ricordo a cui terrai di più




Interpretazione del testo  L'inizio della canzone è brusco it was the night before, così come il processo fantastico inizia senza preavviso e può essere scatenato da qualsiasi cosa, non vi e possibilità di controllo nè ciò che accade intorno può fermarlo, perchè mentre dentro di noi è in atto la "costruzione" ci isoliamo dal resto... 
Lo scrittore, che come tutti gli esseri umani è finito è tuttavia capace di immaginare la terra (gaia significa terra in greco) nella sua completezza quindi diviene infinito grazie alla potenza della sua immaginazione; nel farlo fa ricorso alla parte infantile (l'uomo-bambino) di se stesso, la stessa a cui attingono tutti gli artisti.

L'immagine del poeta ricalca quella dello scrittore.
tolto dalla cornice della poesia/ una tela di timore  vale a dire che senza la poesia tutto si ridurrebbe alla brutale realtà e probabilmente sarebbe inaffrontabile per gli esseri umani (dunque c'è "bisogno" di questa cornice)

Il refrain mi pare sia abbastanza chiaro.
Il camino e il chiaro di luna sono semplicemente elementi che riguardano l'immaginazione: sul simbolismo della luna e la sua capacità di ispirare si potrebbero scrivere pagine...  il fumo del camino è il segno esterno a indicare la presenza di una casa: "chissa chi e cosa ci sarà all'interno?", ma potrebbe pure riferirsi alle storie che si narrano e ascoltano davanti al fuoco.
io sono la storia che tu leggerai come reale si riferisce a quello che in letteratura è il cosiddetto "patto finzionale", quello cioè che ogni lettore stringe all'inizio dell'opera accettando tutto ciò che leggerà come vero.
Le memories dell'ultimo verso sono aperte a molteplici spiegazioni; a me piace interpretarle pensando che l'ispirazione è la summa della fantasia combinata con elementi reali e ricordi i quali spesso sedimentano nella nostra mente senza accorgercene e poi ritornano fuori sotto altre spoglie, processo molto simile a ciò che avviene coi sogni.
Forse però Tuomas voleva intendere la frase semplicemente com'è scritta...

Il racconto che legge te è il verso che preferisco, è abbastanza chiaro che qui si sta parlando della capacità delle storie di coinvolgere, inghiottire, trasportare via magicamente chi legge quasi fossero le parole ad essere vive! (e accade anche con le canzoni dei Nightwish, vero? ;)
Per farlo, cioè per assaporare l'infinito, l'unico modo è abbandonare la razionalità e gli schemi preconcetti come ha fatto Alice

Dream emporium  mi fa pensare a certe botteghe delle meraviglie presenti in molti racconti e film, negozi pieni di oggetti magici o cose misteriose che stimolano la fantasia degli occhi del bambino ...
Le labbra che intossicano  sono la bocca del narratore, dalla quale escono parole che incantano gli ascoltatori...
I due versi conclusivi dell'ultima strofa sono un pò la somma di tutto il resto e anche del pensiero di Tuomas: la vita non è mossa altro che dai nostri sogni e desideri senza i quali sarebbe impossibile andare avanti.



Beh, questa è solo la mia versione... Dopotutto non si tratta che di un'ode alla fantasia, ovvero il fulcro del Nightwish-pensiero, no?