Depeche Mode: nome e loghi del gruppo

Author: Grace / Etichette: ,

Beh, a volte magari capita di ascoltare band da anni e di non sapere nemmeno cosa significhi il loro nome (ma è importante dico io? L'importante è la musica...). 
La maggior parte delle volte, nella scelta del nome, i gruppi pensano a delle parole che suonino bene e siano facili da memorizzare, oltreché abbastanza rappresentative per quel tipo di musica, e i Depeche Mode non fanno eccezione: si sono scelti un nome francese dal suono suadente ed elegante.
Narra la storia che lo abbiano deciso dopo l'arrivo del frontman Dave Gahan, nel 1980: erano in un bar e tra le varie riviste ne notarono una di moda francese, "mode depeche" che sarebbe "gazzettino della moda", e che spesso viene erroneamente tradotto come "moda facile/veloce", per via della confusione tra la parola depeche e il verbo depecher (sbrigarsi).
Spiegazioni grammaticali a parte, suona molto più accattivante del loro nome iniziale: "Composition of Sound"!
+++
Per quanto riguarda il loro logo identificativo (ogni superband che si rispetti ne ha uno) bisogna dire che nel corso del tempo si sono veramente sbizzarriti, ma in linea di massima si sono sempre mantenuti su una grafica minimalista e "cool", ecco una carrellata:



Arriva Sound of The Universe, e arrivano pure i bastoncini: in sovrabbondanza nella cover così come nella scritta. Questo secondo me è il loro logo migliore e quello che dovrebbero adottare.



La rosa di Violator, il loro album cult, è sicuramente uno dei simboli distintivi della band, ma non solo strettamente riferita a quell'album (ad esempio si pensi al Best of del 2006 con la rosa blu).
La rosa è simbolo di grazia e bellezza, se è rossa come tutti sanno simboleggia l'amore passionale, le sue spine invece ricordano che non esiste bellezza senza lati spiacevoli.
Quella dei depeche coniuga eleganza e trasgressione: da notare che non si tratta propriamente di una rosa, ma della sua impronta e che se si guarda attentamente è "sezionata" in varie parti".
Lavoro di Anton Corbijn. E non c'è bisogno di dire altro.




Col magnifico Playing The Angel (uno dei dischi migliori che abbiano mai fatto), oltre alla scritta, nella quale le ricorrenti "e" sono sostituite dai trattini, si aggiunge pure l'omino stilizzato che, in riferimento al titolo, Dave definisce "un angelo che ha preso la scossa".


Ed ecco il logo dell'ultimo album, Delta Machine, tutto giocato sui triangoli e, ovviamente, sulle iniziali (sia del disco che del nome della band). La cosa che mi piace di più di questo glifo è l'accostamento del triangolo orizzontale coi due verticali...
Comunque la rielaborazione grafica del nome della band non si esaurisce certo qua, c'è n'è una differente pressapoco per ogni album (anche se quelle che vi ho mostrato sono le principali):


Ovviamente chi volesse aggiungere qualcosa è libero di farlo; spero presto di poter dedicare un post alle copertine degli album, che mi appassionano molto.

0 commenti:

Posta un commento