Il mistero del Sator

Author: Grace / Etichette: , ,

Può essere considerato a ragione "il re" dei quadrati magici, il Sator è un'enigmatica iscrizione latina di cui non si conoscono con certezza nè il significato nè l'uso.
La frase è stata rinvenuta in una quantità incredibile di luoghi: Egitto, Spagna, Francia, Inghilterra ecc... e naturalmente anche in Italia dove è presente da nord a sud, più o meno vicino a luoghi di culto, come nel caso del Duomo di Siena dove è accostato a simboli ermetici, ma anche incisa su oggetti.

S A T O R
A R E P O
T E N E T
O P E R A
R O T A S

La frase, composta da 5 parole, è palindroma ovvero può esser letta in entrambi i sensi da sinistra a destra dal basso verso l'alto e viceversa. Anche la parola centrale "tenet" è palindroma e come potete vedere forma una croce.

L'interpretazione cristiana e la smentita di Pompei
Nell'800 il pastore evangelista Felix Grossner ipotizzò che il Sator fosse uno stratagemma dei primi cristiani per adorare la croce (TENET) senza essere scoperti (effettivamente i cristiani perseguitati erano usi ricorerre a questi trucchi), inoltre notò che anagrammando le parole si otteneva il termine PATERNOSTER posto tra le lettere A e O, in riferimento all'Alfa e all'Omega. 
Ma nel 1936, a sorpresa il quadrato si ripresentò a Pompei (distrutta nel 79 d.C.) su una colonna: dunque questo ritrovamento stroncò la tesi cristiana per via dell'anacronismo storico.

Una parola indecifrabile
La chiave per risolvere l'enigma sembra essere la sconosciuta parola AREPO attorno alla quale sono state accampate serie e serie di ipotesi.
Senza questo termine la traduzione sarebbe: "il seminatore tiene con le opere le ruote", una frase troppo banale per spiegare la presenza diffusissima del Sator che ne segnala effettivamente una qualche importanza; secondo altri invece il termine sarebbe la latinizzazione dal celtico "arepos" cioè "aratro/carro", anche in questo caso rimaniamo in contesto agricolo e il significato non varia di molto: "il seminatore con l'aratro tiene con cura le ruote".
C'è poi l'ipotesi dello storico Ludwig Diehl. Egli sostenne che, leggendo la frase a serpentina da sinistra verso destra (metodo comune a molte iscrizioni antiche), e facendo derivare arepo dal greco "Aeropago" ovvero la collina di Marte ad Atene dove si teneva il tribunale supremo, si ottiene: "Il seminatore tiene le opere l'Aeropago (cioè Dio) le ruote".
Quindi è come se il verbo tenet unisse le due parti della sentenza che di conseguenza vorrebbe indicare il controllo dell'uomo sulle proprie azioni contrapposto a quello superiore del divino su tutte le cose.


Comunque sia il caso del Sator è tutt’altro che risolto…

0 commenti:

Posta un commento