La "forma" delle donne e la "vera bellezza": la percezione del corpo femminile nel corso degli ultimi decenni

Author: Grace / Etichette: , ,

Questo post è scritto da una ragazza che ha maturato, dopo anni, una certa idea in merito al concetto di bellezza femminile, e che è infastidita dal vedere attorno a sé tante altre donne, belle ognuna a modo proprio, farsi dei problemi per adeguarsi (inconsapevolmente e non) a canoni non scelti da loro...


Il concetto di bellezza del corpo femminile è cambiato attraverso le epoche, non è mai rimasto lo stesso. fino agli anni '50 l'imperativo erano le curve, che venivano esaltate dall'abbigliamento strizzato in vita e dai primi reggiseni (in trasparenza). Basta pensare a Marilyn, una donna dalla fisicità strabordante, con un impressionante stacco vita-fianchi per farsi un'idea: allora, come nei decenni precedenti, era l'esplosione della donna formosa.


Persino gli anni '40, con la grande guerra, non erano riusciti ad eliminare questa  concezione, seppure le donne fossero state costrette a "fare gli uomini" e ad indossare abiti con spalle imbottite.


Questo perché la visione del corpo femminile nella prima metà del '900 è una diretta eredità di quella dell'800, in cui imperava una donna assolutamente in carne (e quindi in salute), anche se inguainata in corsetti che dovevano renderla flessuosa come una clessidra.
Avete mai provato a cercare fotografie dell'epoca? Ce ne sono, anche se poche: mostrano delle donne che, ne sono sicura, molti oggi giudicherebbero fin troppo grasse.


Dall'inizio del '800 sino alla sua fine del secolo, sebbene ci sia stato un avvicendarsi di leggere variazioni sul tema, una bella silhouette doveva essere molto drammatica (con differenza tra spalle, vita e fianchi... ma non solo: pensate ad esempio alle caviglie sottili rispetto ai polpacci torniti, o alle enormi spalline delle maniche che si usavano verso l'inizio del secolo).


Nulla di più lontano dai tempi moderni, in cui quelle forme "drammatiche" sono rifuggite come la peste, segno di una figura "poco equilibrata".
Col passaggio al nuovo secolo poco cambiò, eccetto una tendenza a slanciarsi verso l'alto della figura che diventava sempre più "a colonna" (gonne meno voluminose, ed enormi cappelli per diventare più alte), e se non fosse stato per gli anni '20, probabilmente le donne dei '40-50 sarebbero state ancora più tornite.


Poi arrivarono gli anni '60 e Twiggy... e fu la fine. Twiggy (il cui nome significa "grissino") non aveva né seno né fianchi: lei, la modella di Mary Quant, la stilista che inventò la minigonna, era completamente piatta.
Anzi, di più: era pelle ed ossa, praticamente l'antesignana di Kate Moss.
Gli anni '60 erano una cosa strana: da un lato i movimenti femministi, che si suppone avrebbero dovuto liberare la donna, e dall'altro la magrezza eccessiva.
In ogni caso, è stato da allora che l'ideale femminile è cambiato e si è assestato sulla magrezza: questo perché c'era la rivoluzione, che andava contro tutto ciò che c'era prima, e dunque anche contro l'idea della donna formosa.

(Twiggy)

Quando si parla di bellezza femminile però non si parla solo di taglie: ad esempio pensiamo che da allora ha preso piede l'abbronzatura (per tutto l'800 e fino agli anni '50 la donna bella aveva la pelle candida), o i capelli tagliati cortissimi, o al contrario portati lunghi, al naturale, in contrasto alle acconciature ricce e statuarie rese celebri delle grandi dive hollywoodiane.
Negli anni '70 le cose rimasero più o meno uguali, negli anni '80 migliorarono un po', perché ci fu un ritorno alle taglie normali.
Negli anni '90 c'è stata una nuova ricaduta con le supermodelle: sono state le passerelle ad assestare il colpo fatale alla bellezza femminile, al grido di "più anoressica sei e meglio è". L'emblema è la già citata Kate Moss.
Da allora sino al presente non è cambiato molto, salvo un affermarsi crescente della chirurgia estetica: in pratica si pretende una donna magrissima, ma con seno e sedere pronunciati.
Un'utopia, perché è chiaro che una donna, per avere le forme, non può che essere in carne.

Le donne che seguono la folla, non arriveranno più lontano della folla.
Le donne che camminano da sole, arriveranno in posti in cui nessuno è mai stato prima
(EINSTEIN)

C'è chi sostiene che siano sempre stati gli uomini a decidere come doveva essere il corpo femminile, e chi invece dice sia colpa soprattutto della compiacenza autolesionistica delle donne... ma il punto non è questo. Il problema non è che Twiggy era magra e M.Monroe era formosa: erano belle entrambe.
Il concetto che deve passare è che esistono differenti tipi di bellezza: la bellezza non si riduce ad una taglia, o ai canoni che detta la moda del tempo.
Se sei nata così, e il tuo corpo è in un certo modo, e fai fatica ad adattarti all'ideale che va di moda... perché soffrire? Nessuno ti costringe. Bisogna semplicemente pensare che ogni donna è diversa dall'altra: in quest'ottica tanto la moda quanto la competizione con le altre donne perdono senso, perché ognuna è unica.
Tanto vale industriarsi per valorizzare il proprio tipo di bellezza.
Punire il proprio corpo per raggiungere una soglia uguale per tutte che... mira a renderci tutte uguali??? Che senso ha una cosa del genere?
È palesemente sbagliato. La cosa migliore non sarebbe invece differenziarsi, essere "speciali"?
Non sono solo le donne che dovrebbero diventare forti di loro stesse, orgogliose della propria bellezza e femminilità (che può essere espressa in molti modi differenti: ognuna scelga quello che sente più vicino a lei, ci sono differenti tipi di sensualità), ma anche gli uomini che dovrebbero mostrarsi orgogliosi di loro.
Non è affatto vero che agli uomini vadano bene soltanto le donne magre: ce ne sono molti che hanno delle preferenze personali che possono differire anche di molto dai canoni estetici comuni solo che nella maggior parte dei casi hanno paura ad ammetterlo... ragazzi: prendetevi la donna che vi piace, non quella che vogliono che abbiate gli altri! Abbiate il coraggio di seguire i vostri gusti, e sostenete le vostre donne.
Anche perché il discorso sulla bellezza è valido anche per voi.
Se siete femmine e l'uomo con cui avete a che fare pensa che dobbiate cambiare, o che non siate "abbastanza" rispetto ad un ideale di bellezza campato in aria e proveniente da chissà dove, allora vi dico... di non perdere tempo con un idiota così.
Cercate un uomo intelligente, che sia in grado in di apprezzare il vostro aspetto.

Cammina come se dietro di te ci fossero sempre tre uomini
(OSCAR DE LA RENTA)

Ci sono donne che si puniscono stando a dieta in continuazione, e altre che si sentono "autorizzate" a non curarsi solo perché sono in carne o perché hanno una bellezza differente: questi atteggiamenti sono entrambi errati.
Personalmente io sono affascinata dalla bellezza particolare, unica nel suo genere. Belen per me non è bella, è la bellezza stereotipata. Per me è più bella la strepitosa Tilda Swinton, una Helena Bonham Carter, una Zhang Ziyi, o la nostra Monica, che è statuaria e certo non magra (In questo blog ho pubblicato differenti post sulle attrici più belle, donne unicamente belle e diverse tra loro). 
Provo ammirazione anche per le donne sicure di sé, come Dita Von Teese, che non hanno paura di andare contro quello che gli altri vogliono da loro.


Dita in particolare è un'icona, sia perché sdogana una differente idea di bellezza, sia perché il suo lavoro è spogliarsi, ma lo fa non come donna oggetto, ma come soggetto.
Penso che per fortuna le cose stiano iniziando leggermente a cambiare: negli ultimi 2-3 anni in giro si vedono non solo donne magre, ma anche donne in carne che accettano con più tranquillità la loro taglia, e anche i media se ne stanno accorgendo.
Le attrici sono ancora troppo magre, e anche le nostre inutili showgirls televisive, ma in altri campi, ad esempio la musica, le cose si stanno muovendo. Lady Gaga non è certo bellissima, ma ha una forte personalità: di lei mi piace che ha cambiato la definizione di ciò che è brutto e ciò che non lo è.
Un nome che mi viene subito in mente per il rock è Beth Ditto, ma ci sono moltissime altre cantanti che hanno una bellezza poco convenzionale e sono considerate sexy, come ad esempio Hayley Williams, che è bassa e minuta, o Shirley Manson che è così meravigliosamente particolare da sembrare un'aliena:


Alla fine del mio discorso voglio dare un consiglio anche ai medici: smettete di dire a tutti quelli che sono un po' in sovrappeso di mettersi a dieta! Anche voi siete un po' colpevoli delle difficoltà di quelle persone ad accettarsi...
Una taglia 46 o 48 non ha bisogno di dimagrire. Solo chi è fortemente obeso, o rischia sulla salute, deve farlo.
Anche la moda, ovviamente, dovrebbe farsi l'esame di coscienza. Ma quelle che possono smuovere veramente le acque sono le donne comuni, è la massa che impone le tendenze: bisogna camminare a testa alta, fiere di se stesse.
Siete belle e siete femminili. Ignorate chiunque e qualsiasi cosa voglia farvi credere il contrario.


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