Un'intervista a BIllie Joe

Author: Grace / Etichette: ,



Pensi che il punk sarà sempre un inno di ribellione per i giovani?
Si, perché credo ci saranno sempre ragazzi e ragazze che vogliono fare qualcosa di diverso dagli altri. Il punk è un movimento che accomuna più generazioni e che continuerà a vivere, di questo ne sono sicuro!
Si dice che gli adolescenti di oggi non amino la musica come un tempo: cosa ne pensi?
Purtroppo negli ultimi anni ho visto circolare troppa spazzatura, e questo ha influito negativamente sui più giovani, però credo che ci sia sempre bisogno della buona musica e di quelle canzoni che ti fanno venire i brividi appena le senti. Questo è quello che abbiamo cercato di trasmettere con il nostro ultimo album, "American Idiot", e speriamo di fare lo stesso col prossimo su cui stiamo lavorando.
Come padre, cerchi di proteggere i tuoi figli da questa spazzatura di cui parli?
Assolutamente si! Non voglio che i miei figli diventino insensibili nei confronti del mondo e della vita. Io e mia moglie stiamo facendo il possibile per dare loro una buona educazione, cosa che purtroppo io non ho avuto. Non sono troppo autoritario con loro, però: preferisco dargli consigli, non ordini.
È vero che non ti sei mai diplomato?
 Si, la vita da studente non mi piaceva e da giovane ho sempre avuto difficoltà a rapportarmi con le regole e le figure autoritarie. Mia moglie è laureata in sociologia, e delle volte la sento fare dei discorsi di cui non capisco molto, e  devo ammettere che un po' mi spiace.
Cosa pensi delle nuove tecnologie?
Ora grazie ad esse arriva tutto in fretta e non si ha più tempo di fermarsi a riflettere. C'è anche il rischio di non riuscire ad identificarsi con niente, come capita a me.
Chi frequenti quando sei al riparo dai fans?
Passo molto tempo da solo, ma ho anche diversi amici. Alcuni di loro non se la passano molto bene, mentre altri hanno messo su famiglia e hanno un buon lavoro. Io mi identifico con tutti. Passo anche molto tempo con Mike e Trè, sono delle vere rockstar!
Andresti alle feste di gente famosa?
Non è il mio ambiente. Non sono uno che sta sempre a casa a contare i soldi, ma non ho intenzione di uscir fuori a comportarmi da divo, come fanno altre celebrità che si atteggiano a  primedonne. Ho i miei amici, amo mia moglie, la cosa migliore che mi sia mai capitata: è tutto quello di cui ho bisogno per essere felice.
Non la fa impazzire il fatto che tu stia per così tanto tempo lontano da casa?
Qualche tempo fa avevo deciso di smettere di fare tour e di restare a casa, ma diventavo matto! Impazzisco se non mi esibisco dal vivo, mi manca l'energia pura che provo solo quando sono sul palco.
Come riesci a proteggere la tua vita provata?
Ho una personalità da rocker: scrivo poco della mia vita privata nelle canzoni, non parlo molto della mia famiglia, preferisco proteggere quella parte di me e sinora i giornalisti hanno rispettato questa scelta.
Credi che la gente in qualche modo ti consideri strano?
Già ma in un certo senso mi piace l'idea di essere incompreso! È divertente: la gente cerca di indovinare chi sei davvero!
Continuerai ad essere un punk anche da vecchio?
Il punk che c'è in me non morirà mai. È la mia vita, non posso cambiare modo di essere. Io sono così e lo sarò per sempre.

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